Hanno eluso la Capitaneria di Porto, come fanno i barconi in Libia, e a bordo di un gommone hanno raggiunto i 47 migranti che da giorni stazionano a poche miglia da Siracusa. Missione Sea Watch 3. E’ quella di Stefania Prestigiacomo, Nicola Fratoianni e Riccardo Magi, i tre parlamentari italiani che domenica mattina hanno violato il “protocollo”, attirandosi le ire di Matteo Salvini. Il quale, finora, continua a impedire lo sbarco dei disperati (con bambini annessi) presenti a bordo della nave che batte bandiera olandese. “Parlamentari italiani (fra cui uno di Forza Italia!!!) non rispettano le leggi italiane e favoriscono l’immigrazione clandestina? Mi spiace per loro, buon viaggio!” si è limitato a commentare, sarcastico, il capo del Viminale.

Ma al di là di Fratoianni (Liberi e Uguali) e Magi (+ Europa), è stata la presenza della Prestigiacomo a suscitare scalpore. All’interno del suo partito, Forza Italia, che non ha ancora scelto se seguire la Lega oppure no su determinate tematiche. Non esiste una linea. O meglio, in Sicilia esiste un sentimento: è quello rappresentato da Gianfranco Miccichè, che si batte da mesi contro la politica razzista di Salvini e nell’ultimo incontro di sabato, a Mazara del Vallo, l’ha definito peggio di Hitler: “Bravissima Stefania! Ha fatto bene, anzi benissimo, a salire sulla nave Sea watch per accertarsi delle condizioni dei migranti a bordo – ha detto il presidente dell’Ars – Io davvero non riconosco più tanti miei colleghi di Forza Italia, che hanno preso le distanze da questo gesto di umanità”.

E i colleghi “insensibili” sarebbero più di uno. Da Giorgio Silli, deputato di Forza Italia e responsabile Immigrazione del partito (“Certe iniziative estemporanee al fianco di Pd e Leu da parte di alcuni colleghi sono a titolo personale e non rappresentano la posizione del partito in tema di immigrazione”) ad Antonio Martino. Ma anche Antonio Tajani è stato costretto a intervenire per evitare che il caso deflagrasse (ma era già tardi). “Non sapevamo nulla dell’iniziativa di Prestigiacomo, è un’iniziativa personale, di una parlamentare di Siracusa, di una mamma. Anche Berlusconi non ne era informato” ha spiegato il presidente del Parlamento europeo.

Ma la controreplica a questo fiume di polemiche è arrivato direttamente da Stefania Prestigiacomo: “Noi siracusani siamo solidali, ho incontrato 47 persone in grande difficoltà, li ho accarezzati – dice – io posso capire chi da lontano non capisce a fondo questo fenomeno, ma chi come me ha visto negli occhi queste persone non può voltare la testa dall’altra parte. Ci sono persone ammassate l’una sull’altra, in sofferenza e con un bagno solo. Queste persone sono imprigionate in una nave e non è questo un luogo nel quale possono continuare a vivere. Faccio un appello al governo per farli sbarcare e aiutarli. Il mio partito? Non si è smarcato, faccio quello che ha detto Berlusconi in tema di accoglienza. Le polemiche lasciamole stare, questo è un tema importante, salvare vite è trasversale. Io sono parlamentare di Siracusa e non potevo non esercitare le mie prerogative”. Che piaccia o no.