La visita di Antonio Tajani in Sicilia, fra una puntata a Catania e una all’Ars, prima di salutare il gruppo dirigente di Forza Italia in separata sede, è servita a capire l’orientamento del presidente del Parlamento europeo, numero due di Berlusconi, in vista del prossimo appuntamento elettorale. E l’orientamento è chiaro: no a liste federative. “Non siamo interessati a liste uniche, a pateracchi radical chic di altro tipo. Siamo alternativi ai populisti ma questo non significa che questo ci porta a confluire a liste tipo Calenda. Siamo una forza di centrodestra, cattolica e liberale: non abbiamo nulla da spartire con la sinistra”. Una chiusura netta alla sinistra del Pd e di Orlando, che restano interlocutori ma non vanno oltre. Anzi, nelle parole di Tajani si legge la volontà di Silvio Berlusconi di far tornare la vecchia coalizione, con Lega annessa. “Sono convinto che in Italia il centrodestra abbia il consenso della maggioranza dei cittadini. Credo che anche a livello governativo bisogna tornare a questa coalizione”. La sponda a Salvini è sempre pronta.