La Sicilia resta ancora in zona gialla, ma inizia il percorso di ‘rientro’ in zona bianca. La regione, infatti, ha dati in miglioramento che, se consolidati, consentiranno a breve – dopo un mese – di abolire tutte le restrizioni. Secondo i rilevamenti del monitoraggio di oggi, relativi al 23 settembre, per quanto riguarda le terapie intensive la Sicilia si trova al 10,7% del tasso di occupazione (la soglia è fissata al 10) e a 79,5 per 100mila abitanti per quanto riguarda l’incidenza dei contagi (soglia di 50). Per i posti letto di area medica, invece, siamo ancora al 17,3% contro il 6,8% della media nazionale (soglia limite 15%).

Sono 464 i nuovi casi di Covid19 registrati nelle ultime 24 ore nell’isola a fronte di 13.504 tamponi processati. L’incidenza sale al 3,4%. La Sicilia è seconda per nuovi contagi giornalieri, dopo la Lombardia con 488 casi. Gli attuali positivi sono 17.568 con una diminuzione di 848 casi. I guariti sono 1.229 mentre si registrano altre 13 vittime che portano il totale dei decessi a 6.769. Sul fronte ospedaliero sono adesso 623 i ricoverati, 33 in meno rispetto a ieri mentre in terapia intensiva sono 80, 2 in meno rispetto a ieri. Sul fronte del contagio nelle singole province Palermo con 98 casi, Catania 186, Messina 5, Siracusa, 71, Ragusa 22, Trapani, 52, Caltanissetta 17, Agrigento 13, Enna 0.

La conta dei vaccini

Nelle fasce “lavorative” che vanno dai 20 ai 59 anni, nella settimana dal 16 al 22 settembre, si è registrato un incremento generale della somministrazione di prime dosi di vaccino nell’Isola. Lo rilevano i monitoraggi della task force vaccini della Regione Siciliana. In particolare, la crescita più ampia si rileva nella fascia 50-59 anni con un incremento del 13,89 per cento (9.020 prime dosi contro 7.920 della settimana precedente); in risalita anche la fascia 30-39 anni che rispetto alla settimana 9/15 settembre ha visto un aumento delle prime dosi pari al 10,73 per cento (10.850 contro 9.799); in crescita con un incremento dell’8 per cento anche la fascia 40-49 anni (10.296 contro 9.533). Più contenuto l’aumento tra i 20-29enni, con un 5,31 per cento in più (8.689 contro 8.251). Un trend probabilmente legato all’effetto del decreto del governo centrale che prevede l’estensione dell’obbligo di “green pass” a più categorie di lavoratori. Di contro, il confronto con i dati della settimana precedente segna un decremento del 46,57 per cento delle vaccinazioni nella fascia 12-19 anni (- 6.148), in coincidenza con l’avvio dell’anno scolastico. Una diminuzione si riscontra anche nelle fasce over 60. Il dato complessivo rispetto ai sette giorni precedenti, inoltre, segna una flessione del 5,99 per cento nella somministrazione di prime dosi (54.907 contro 58.406).

“Il governo Musumeci e tutte le strutture sanitarie siciliane – afferma l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza – sono impegnate a fondo per vaccinare quanti più siciliani possibile. E’ probabile che l’effetto dell’obbligo del “green pass” per l’accesso ai luoghi di lavoro si faccia sentire ancora di più nei prossimi giorni e nelle prossime settimane. L’invito che rivolgiamo ai siciliani è sempre di vaccinarsi e avere fiducia nella scienza. L’unica via per sconfiggere il virus e tornare alla normalità è quella vaccino”.