L’assessorato regionale alla Salute ha deciso di stoppare i richiami per i “furbetti” del vaccino. Con una direttiva impartita direttamente da Razza, si è deciso di non somministrare la seconda dose a tutti coloro – qualche decina di persone – che hanno avuto accesso alla prima senza rispettare il target definito dal piano nazionale. Alcuni di loro, come nel caso dell’addetta stampa di un parlamentare nazionale dei Cinque Stelle, sono finiti al centro di un ciclone mediatico. Da qui la decisione di stoppare tutto, pur nella consapevolezza di rendere vana, in quel caso, anche la prima somministrazione. Ma Musumeci non sente ragioni: “Sarebbe come legittimare un atto di irresponsabilità ed eticamente deplorevole. Al di là delle responsabilità penali per le quali stanno già lavorando la magistratura e i carabinieri del Nas – ha detto ieri il governatore -, abbiamo avviato delle inchieste interne e sospeso due dirigenti. Il fenomeno non è così vasto come si pensava nei primi giorni. Qualcuno parlava di centinaia di coinvolti ma pare sia limitato a qualche decina ma anche se fosse stata una sola persona è da condannare questo atteggiamento che non fa onore all’impegno e al grande senso di responsabilità dimostrato da tutti i medici che sono in trincea ormai da un anno”.