Il dott. Marcello Viola (originario di Cammarata – Agrigento) impugna innanzi al TAR Lazio la nomina del dott. Michele Prestipino Giarritta quale Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Roma

Nel 2018 veniva pubblicato il bando per il conferimento dell’ufficio direttivo di Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Roma. La V Commissione del CSM – nella seduta del 23.05.2019 – avanzava al Plenum, con riferimento al suddetto incarico, una proposta di delibera, assunta a maggioranza (con quattro voti favorevoli) a favore del dott. Marcello Viola, una proposta (con un voto favorevole) a favore del dott. Francesco Lo Voi (Procuratore della Repubblica di Palermo) e una proposta (con un voto favorevole) a favore del dott. Giuseppe Creazzo (Procuratore della Repubblica di Firenze).

Successivamente, come è noto, veniva avviata dalla Procura della Repubblica di Perugia un’indagine relativa alle condotte del magistrato Luca Palamara (ex Presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati) e di taluni componenti del CSM. A seguito di tale indagine, il CSM acquisiva – da Perugia – copia delle relative trascrizioni e, successivamente, disponeva la revoca delle proposte originariamente formulate a favore dei dottori Viola, Creazzo e Lo Voi.

Nella seduta del 14.01.20, la V Commissione del CSM formulava tre nuove proposte di conferimento dell’incarico di Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Roma. I destinatari di tali proposte erano, questa volta, il dott. Francesco Lo Voi, il dott. Giuseppe Creazzo e il dott. Michele Prestipino Giarritta (allora Procuratore Aggiunto di Roma).

Il Plenum del CSM, con deliberazione del 04.03.2020, approvava – a seguito di un doppio ballottaggio – la proposta a favore del dott. Prestipino Giarritta e disponeva la nomina dello stesso quale Procuratore della Repubblica.

Il dott. Marcello Viola (originario di Cammarata – AG), con il patrocinio degli avv.ti Girolamo Rubino e Giuseppe Impdiduglia, ha impugnato innanzi al TAR Lazio Roma i provvedimenti con i quali il dott. Prestipino Giarritta è stato nominato Procuratore della Repubblica di Roma.

Con il ricorso, gli avv.ti Rubino e Impiduglia hanno sostenuto che il CSM, da un lato ha ammesso come fosse acclarato il “ mancato coinvolgimento” del dott. Viola rispetto al procedimento di Perugia e che lo stesso fosse “parte offesa rispetto alle macchinazioni o aspirazioni di altri”, ma dall’altro lato ha illegittimamente revocato l’originaria proposta a favore di quest’ultimo e, senza esternare alcuna motivazione idonea a giustificare tale cambio di indirizzo, non ha formulato nei suoi confronti alcuna nuova proposta.

Con il ricorso, si è, altresì, sostenuto che il CSM avrebbe valorizzato – in modo decisivo – il radicamento territoriale del dott. Prestipino Giarritta e la conoscenza da parte di quest’ultimo del contesto di riferimento della Procura di Roma, senza condurre correttamente il giudizio comparativo e omettendo di valutare i numerosi titoli e le importanti esperienze vantate dal dott. Viola.

Inoltre, con il ricorso gli avv.ti Rubino e Impiduglia – citando specifici precedenti giurisprudenziali del TAR e del Consiglio di Stato – hanno sostenuto che il CSM avrebbe errato nel ritenere prevalente il profilo del dott. Prestipino Giarritta nonostante lo stesso avesse svolto solo funzioni semidirettive (quale Procuratore Aggiunto presso le Procure di Reggio Calabria e di Roma) a fronte delle funzioni direttive svolte dal dott. Viola (che è stato Procuratore della Repubblica a Trapani ed è attualmente Procuratore Generale presso la Corte d’Appello di Firenze).

Si è, infine, sostenuto che il CSM avrebbe errato nel ritenere prevalente l’esperienza del dott. Prestipino Giarritta in materia di criminalità organizzata, senza tenere adeguatamente conto delle esperienze del dott. Viola quale Procuratore della Repubblica di Trapani (ossia un territorio con una radicata presenza di complesse strutture criminali di tipo mafioso), quale componente della Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo di e quale GIP presso il Tribunale di Palermo. Nei prossimi mesi si terrà innanzi al TAR Lazio l’udienza di discussione del ricorso.