L’assessore alla Mobilità Giusto Catania non ha preso bene la decisione della Confcommercio di impugnare di fronte al Tar l’ordinanza con cui l’Amministrazione comunale di Palermo ha predisposto l’inizio della ztl notturna dal 31 gennaio. Le auto non potranno circolare ogni venerdì e sabato dalle 23 fino alle 6 del giorno seguente. Chi vorrà accadere dovrà dotarsi di un pass da 5 euro. La scelta di Catania e Orlando, però, è avversata da gran parte del Consiglio comunale e da un buon numero di esercenti, tanto da convincere la Confcommercio, rappresentata dalla presidente Patrizia Di Dio, a impugnare la decisione di fronte al tribunale amministrativo di Palermo. “Il ricorso di Confcommercio contro la Ztl? È una scelta legittima che rispetto e non mi stupisce – ha replicato Catania – infatti tutte le volte che si parla di mobilità sostenibile mettono mano alla pistola”. “Confcommercio – ha aggiunto l’assessore all’Ambiente e alla Mobilità – ha organizzato le manifestazioni contro via Maqueda pedonale, si è schierata contro l’itinerario arabo normanno e ha fatto ricorso perfino contro il Piano Urbano della Mobilità sostenibile (PUMS) del Comune di Palermo. Fosse dipeso da Patrizia Di Dio, Roberto Helg e da qualche altro rappresentante di categoria avremmo ancora le automobili parcheggiate davanti Palazzo delle Aquile. Fortunatamente – ha concluso l’assessore – è aumentata la consapevolezza tra i commercianti che limitare il traffico veicolare privato faccia bene alla salute, alla qualità dell’aria e anche alle attività produttive. Ci sono organizzazioni di categoria che, invece di occuparsi di tutelare i piccoli esercenti stritolati dalla grande distribuzione organizzata e dal commercio on-line, stanno perseguendo un disegno politico e pensano di recuperare la crisi di rappresentanza alzando la voce contro le politiche di mobilità del Comune”.