Di fronte a 20 mila tifosi, finalmente tornati a gremire il “Renzo Barbera”, il Palermo di Rosario Pergolizzi, nato dagli inferi del fallimento, ha mandato al tappeto la formazione All Stars guidata da Ignazio Arcoleo e Pino Caramanno. La grande attesa per Fabrizio Miccoli si è dissolta dopo sette minuti scarsi di partita, quando l’ex attaccante salentino – la sua presenza, a causa di frasi ingiuriose e precedenti giudiziari era stata fonte di polemica – ha lasciato il campo a Cappioli, ma si è preso l’applauso dei suoi tifosi, che già lo avevano acclamato all’uscita dal tunnel.

A precedere il calcio d’inizio è stato lo show: ogni giocatore del nuovo Palermo si è presentato sul manto del “Barbera” in compagnia di una leggenda: la passerella iniziale è toccata ad Andrea Accardi e Giuseppe Biava. All’inizio del match è risuonato anche il nuovo inno della squadra inciso da Lello Analfino, mentre sul campo si sono visti Salvo Ficarra, Toni Sperandeo, Davide Enia e Fabrizio Lipari, oltre al proprietario Dario Mirri.

La partita non ha avuto molto da raccontare, ad eccezione delle discrete qualità del nuovo Palermo (appena due settimane di preparazione nelle gambe), che passa in vantaggio con una conclusione da lontano di Mendola dopo 27′ e potrebbe subito raddoppiare se la traversa non si opponesse alla conclusione di Santana, passato e presente rosanero. Nella ripresa le Leggende perdono smalto e una tripletta di Ricciardo, più i gol di Lucera e Kraja mandano in archivio la pratica. Domenica l’attesissimo esordio in Serie D contro il Marsala.