Nel falò della disonestà abbiamo bruciato parecchi soldi: i novantuno milioni per il censimento fasullo del patrimonio immobiliare; i sedici milioni di Blutec; i quaranta milioni per un inutile ospedale pediatrico. Ma c’è anche un falò delle vanità: dove i soldi li bruciano non gli avventurieri ma alcuni gagà in cerca di pavoneggiamento. E’ il caso degli undici milioni regalati alla Gazzetta dello Sport per ottenere il privilegio, chiamiamolo così, che il prossimo Giro d’Italia parta dalla Sicilia. O dei due milioni e rotti che saranno spesi a maggio per una fiera del cavallo da tenersi ad Ambelia, un luogo che, manco a dirlo, si trova a pochi chilometri da Militello, paesino tanto caro a Musumeci, e a ridosso di una proprietà di Raffaele Lombardo. I turisti non arriveranno in massa perché l’albergo più vicino è a otto chilometri. Ma Ambelia val bene una messa.