Alfonso Raimo per Huffington Post

Musumeci ai sindaci alluvionati
“Il governo non è un bancomat”

“Il governo non è un bancomat”. E’ la risposta paradossale che i sindaci alluvionati dell’Emilia Romagna si sono sentiti dare dall’esecutivo, per bocca del ministro della Protezione Civile Nello Musumeci, a quanto apprende l’Huffington Post. E sul commissario per la ricostruzione, ancora nessuna novità: “Il tema non è all’ordine del giorno”. Finisce male il secondo incontro sui soldi per le opere di somma urgenza, dopo l’alluvione che ha provocato 15 morti, devastando i territori di 44 comuni, tra cui principalmente le province di Ravenna, di Forlì-Cesena, Rimini, Bologna, Modena e di Reggio Emilia. A Palazzo Chigi si insedia il tavolo permanente per la gestione dell’emergenza, e il governo assicura “massima attenzione”. Ma sui soldi non c’è intesa. Anche perché i soldi da trovare sono tanti: una prima stima ufficiosa -..

Marta Fascina ha una missione
Cioè normalizzare Forza Italia

La normalizzazione di Forza Italia è una "follia", protesta la minoranza interna. Nel partito il terrore corre sulla chat di Marta Fascina: Alessandro Sorte, Stefano Benigni e Tullio Ferrante informano la moglie di Berlusconi che da Arcore dirama gli ordini. Nasce così l'idea dei gazebo per il tesseramento, con tanto di tablet per le iscrizioni online. I segretari regionali rumoreggiano: "Manco fossimo il Pd". Tajani intima di non parlare ai giornalisti. "Il nemico ci ascolta". Gianni Letta a distanza osserva preoccupato. Nelle parole di Berlusconi, l'ultima Forza Italia sembra la società senza classi di Karl Marx. “Da ognuno secondo le sue capacità, a ognuno secondo i suoi bisogni", diceva il fondatore del comunismo. "In funzione delle capacità e delle vocazioni personali", dice quello di Forza Italia, che al posto di..

Schlein: 100 minuti di discorso
ma questo Pd resta irrisolto

Nella Nuvola ci si muove a due a due per non perdersi negli ampi spazi vuoti o magari per darsi un qualche ancoraggio sulle scale mobili che portano i delegati da un piano all'altro. Nel partito che sale e scende, molto fotografati i figliuol prodighi Sandro Ruotolo e Alessio D'Amato, il primo reduce Cinque stelle, l'altro dall'avventura targata Calenda. Ecco i sindaci Giorgio Gori e Antonio Decaro, poi i lettiani Ascani e Meloni, i turchi Orfini e Verducci. Il Pd di Elly e Stefano viaggia così, in coppia: uniti nel resistere alle correnti, ma un po' radicali e un po' riformista, trovano l'intesa, ma annacquano il programma. A sinistra, ma non troppo. Continua su Huffington Post

Schlein si candida: più che il Pd
ha in mente una cosa di sinistra

Schlein vuole fare la segretaria di un altro partito. Il partito del lavoro o qualcosa di simile. Di certo non il Pd com’è oggi, e tanto meno come lo hanno fondato nel 2007. Quello va archiviato, salvando ben poco. “Serve una cosa nuova”, dice Schlein ai tanti militanti che l’hanno raggiunta al Monk. Quartiere di Portonaccio, a due passi dalla stazione Tiburtina, fuori dalla Ztl e ritrovo della sinistra alternativa, tra capannoni e fabbriche in disuso, ma tutt'altro che popolare, dove una lattina d'acqua naturale costa 2 euro. Sui muri graffiti e scritte a caratteri cubitali. Una fresca fresca porta la A cerchiata degli anarchici. “Oggi come ieri figli della stessa rabbia”, a corredo di un manichino appeso. “Draghi”. Dietro l’angolo, a 100 metri, sono in fila i sostenitori più..

Conte a pugno chiuso soffia
la piazza della Cgil a Letta

Giuseppe Conte non è più straniero nella piazza rossa della Cgil. Il leader M5s si presenta all'ultimo momento, poco prima che dal palco prenda la parola Maurizio Landini. "Ha deciso quando ha capito che Letta non ci sarebbe venuto", dicono i boatos dell'organizzazione. Vero o no, la cinghia di trasmissione della Cgil se ancora gira, gira per il M5s. Si salda un asse sul lavoro, ma anche sulla pace. Ma lo testimoniano più di tutto i capannelli di lavoratori che avvicinano Conte per dirgli di continuare a stare "da questa parte", a sinistra, che gli chiedono di intervenire sulla vertenza della Perugina, su quella della Tim a Roma, che gli suggeriscono di fare un'alleanza con gli altri partiti progressisti. "Ma non stiamo parliamo del Pd, eh?", mettono in chiaro. Continua..

Gerenza

Buttanissima Sicilia quotidiano online è una testata regolarmente registrata. Registro generale n. 223.
Registro della Stampa n.5 del 24/01/2018 presso il Tribunale di Palermo

Editore: Salt & Pepper S.r.l. Tel +39 091 7302626 P.IVA: 05126120822

Direttore responsabile Giuseppe Sottile

Change privacy settings

Contatti

+39 091 7302626
www.buttanissima.it
Via Francesco Scaduto, 2/D – Palermo
Questo sito è associato alla
badge_FED