Huffington Post

Ferragni indagata per truffa
per bambole e uova di Pasqua

Chiara Ferragni, l'influencer finita nei guai per l'operazione di beneficenza con la Balocco, deve rispondere di truffa aggravata anche per le uova pasquali con il suo marchio per Dolci Preziosi e la bambola in collaborazione con Trudi lanciata sul mercato dall'imprenditrice digitale nel 2019. È quanto emerge nell'atto che la procura di Milano ha inviato al pg della Cassazione per rispondere alla procura di Cuneo che chiede a sé il fascicolo sui pandoro, reclamando una competenza territoriale che i magistrati meneghini rivendicano poiché ritengono ci sia una continuità tra le presunte truffe e che dunque l'intero fascicolo - dove Ferragni risulta iscritta per ben tre volte - deve restare a Milano. Secondo indiscrezioni, la pronuncia del pg della Cassazione non dovrebbe farsi attendere molto. Continua su Huffington Post

Trumpiani d’Italia. Perché Meloni
è messa meglio di Conte e Salvini

Se tornerà alla Casa Bianca, per la pochezza degli avversari, Donald Trump si chiederà come prima cosa: “Dove eravamo rimasti?”. Ha molti conti in sospeso da regolare e ripartirà di lì; l’Italia non sarà certo tra i suoi pensieri più urgenti ma, senza dubbio, toccherà pure a noi; e quando verrà il nostro turno Trump vorrà sapere che fine hanno fatto le sue vecchie conoscenze, i vari personaggi con cui aveva avuto a che fare e chi sono i nuovi subentrati, valutandoli anzitutto per come si atteggiano o si sono atteggiati nei suoi confronti. Già: perché le relazioni ai livelli top che - uno s’immagina - dovrebbero ispirarsi alla ragion di Stato, passano spesso per sentimenti basic quali simpatie o antipatie, e l’ex presidente americano non fa eccezione, anzi. Oltre..

Sequestrato a casa di Sgarbi
il quadro attribuito a Manetti

I carabinieri del Nucleo tutela patrimonio hanno sottoposto a sequestro probatorio, su attività delegata dalla Procura di Macerata, il quadro attribuito a Rutilio Manetti, Seicento senese, "La Cattura di San Pietro" nella disponibilità del sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi, indagato per riciclaggio di beni culturali. I militari hanno perquisito tre abitazioni del critico d'arte, che respinge ogni accusa e che ha consegnato spontaneamente il dipinto. Il sequestro è un atto dovuto per compiere tutti gli accertamenti sul quadro.

Centrodestra a pezzi in Sardegna
Lollo: “FdI ha il suo candidato”

La contesa è tra Lega e Fratelli d'Italia. Il terreno di scontro è la Sardegna. Ma in realtà raggiunge tutte quelle Regioni chiamate al voto. Così il leghista Andrea Crippa alza i toni, il meloniano Francesco Lollobrigida lo gela e nella parte del mediatore si ritrova addirittura Matteo Salvini, convinto al pari di Antonio Tajani che, come in passato, un accordo politico sui candidati si troverà. La Lega, attraverso il numero due Andrea Crippa, aveva ribadito la necessità per il centrodestra di puntare sulla candidatura di Christian Solinas alla presidenza della Regione Sardegna. Il messaggio a Fratelli d'Italia è chiaro, non fare troppo la voce grossa, “ripercuotere la forza elettorale sulle scelte dei candidati presidenti è pericoloso”. Secondo Crippa sono necessarie “unità” e “continuità”, bisogna “confermare le squadre che hanno..

Abuso d’ufficio, primo voto al
Senato per cancellare il reato

La Commissione Giustizia del Senato, presieduta da Giulia Bongiorno, ha concluso l'esame degli emendamenti presentati all'articolo 1 del ddl Nordio, quello che prevede l'abrogazione del reato di abuso d'ufficio. È passata una proposta di modifica della Lega che "tipizza meglio", come spiega Bongiorno, il reato di traffico di influenze. Quella, a prima firma della senatrice leghista Erika Stefani, che puntava ad introdurre nel testo la riforma della legge Severino, è stata trasformata, invece, in un ordine del giorno ed approvata. La Commissione tornerà a riunirsi domani mattina alle 9.15 per continuare a votare gli emendamenti relativi all'articolo 2 del ddl, quello in cui si affronta il nodo della trascrizione delle intercettazioni a tutela del terzo estraneo al procedimento. Iv e Azione hanno votato con la maggioranza, Pd e M5s contro...

Salvini non si candida “ma a
Bruxelles manderei Vannacci”

"Non mi candido alle elezioni europee. Continuerò a fare il ministro". Lo ha detto il vicepremier e ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini, a 'Quarta Repubblica' su Rete 4, aggiungendo che "mi piacerebbe candidare Vannacci, lui è un'altra delle vittime della sinistra radical chic". Il generale si dice lusingato: "Ringrazio per il pensiero e per la fiducia, a mente fredda valuterò, fermo restando che per il momento faccio il soldato", ha detto all'ANSA Roberto Vannacci. "Una certa magistratura di sinistra, una certa stampa di sinistra sta attaccando me" ha detto poi Salvini su Rete 4: "Perché attaccare la mia compagna, lasciatela lavorare". E ha aggiunto: "Non penso che all'Anas ci sia gente corruttibile e ogni mia scelta la faccio nell'interesse del paese". Continua su Huffington Post

FdI, la Meloni sospende Pozzolo:
con gli irresponsabili sarò rigida

“Sarà un anno complesso per tutti, non mi aspetto sconti ma rispetto”. Esordisce così Giorgia Meloni alla conferenza stampa di inizio anno e non di fine, come da tradizione, a causa di rinvii per malattia. Un lasso di tempo che ha spostato il focus su nuove questioni, tra cui la polemica per lo sparo di Capodanno. La domanda sulla vicenda arriva a metà conferenza e la risposta è quella attesa, la sospensione del parlamentare Pozzolo: "Chiunque detenga un’arma ha il dovere legale e morale di custodirla con serietà. C’è un problema con quello che è accaduto, qualcuno non è stato responsabile, ossia chi ha un porto d’armi. Questo per me non va bene per un italiano qualsiasi, figuriamoci per un parlamentare di Fratelli d’Italia. Per questo ho chiesto ho chiesto..

La conferenza stampa di Meloni
di nuovo rinviata. Poi si vedrà

In principio fu il boicottaggio, un invito a disertare uno dei pochissimi momenti in cui la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, non può sottrarsi alle domande dei giornalisti. Alla fine, è diventato poco più di un gesto simbolico contro quella che viene definita "legge bavaglio". Non saranno tutti i giornalisti invitati a disertare l'evento. Semplicemente, gli unici a non presentarsi saranno i vertici della Fnsi. Che sia un flop, una precisazione o un'inversione di rotta, fatto sta che la protesta - annunciata da una settimana - contro la norma che vieterà la pubblicazione di testi o degli estratti delle ordinanze di custodia cautelare - non del contenuto, di cui si potrà ancora, e giustamente, dare notizia - sembra essersi fortemente ridimensionata. Almeno per il momento. Anche perché sul punto la..

La diva Giorgia. Cinque prove
che la Meloni è andreottiana

Giorgia Meloni non ha padre, l’ha ripetuto lei stessa nelle numerose sortite autobiografiche. Il che è interessante per chi guardi alla politica con le lenti della psicologia e della psicanalisi. La premier non sembra, infatti, del resto, possedere neppure padri politici o figure che l’hanno preceduta o ispirata: il fatto che, più spesso di Alcide De Gasperi (peraltro quasi mai citato), si riconosca in personaggi di fiction (Aragorn de Il Signore degli Anelli, Rambo e così via) è piuttosto significativo. Diversa cosa dai padri sono poi i modelli di potere che si intende seguire. Un politico, nel momento in cui accede al potere, diventa infatti un’altra persona, è costretto a indossare una maschera nuova – del resto, la parola stessa “persona” nasce dal greco πρóσωπον, cioè maschera dell’attore. Nella nuova..

“Inchiesta su Crosetto”. Il Ministro
a Sallusti: chi è il tuo mandante?

Deve essergli andato di traverso il caffè quando, di prima mattina, il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha letto i giornali. Bruttina, in effetti, dal suo punto di vista, la sorpresa che ha ricevuto proprio da chi non se lo aspettava: il Giornale, quotidiano di area, diretto da Alessandro Sallusti, passato dalla famiglia Berlusconi agli Angelucci, gli ha riservato un titolo non esattamente amichevole. Quantomeno ambiguo: “Inchiesta su Crosetto”. Il riferimento è al colloquio che il ministro ha avuto con il procuratore capo di Roma, Francesco Lo Voi, sulle accuse che aveva lanciato a mezzo stampa nei confronti della magistratura. Continua su Huffington Post

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