Huffington Post

E i pacifisti cacciarono Letta
dal corteo: hai distrutto il Pd

Una dura contestazione a Enrico Letta e ai parlamentari del Pd nel corso della manifestazione per la pace a Roma. "Assassini, mafiosi" hanno urlato alcuni manifestanti che affiancavano il corteo. Altri hanno attaccato direttamente il leader Pd. "Vattene a casa, hai distrutto il partito". Letta attorniato da molti parlamentari dem non ha lasciato la manifestazione, si è solo spostato in una posizione più defilata, mettendosi dietro lo striscione di alcune manifestanti ucraine che chiedono la liberazione di Kiev. Molto atteso in piazza, il leader dem è giunto dopo un'ora dalla partenza del corteo, raggiungendo decine di parlamentari e sindaci. Tra gli altri Stefano Bonaccini, Dario Nardella, Zingaretti, Cuperlo, Benifei. "Sono contestazioni naturali. Ma dove si chiede la pace noi ci siamo", risponde Letta all'Huffington Post che lo interpella dopo la..

Meloni party: primo colpo
di democrazia illiberale

"Il 'decreto rave party', che introduce il nuovo articolo 434 bis del codice penale, rischia di avere un'applicazione ampia, discrezionale e arbitraria a scapito del diritto di protesta pacifica, che va tutelato e non stroncato". Lo dice l'ong Amnesty Italia, lo dicono diversi giuristi e penalisti. Lo ripete quasi tutta l'opposizione che si schiera compatta - per la prima volta - contro il governo per il nuovo decreto legge pubblicato oggi in Gazzetta ufficiale e approvato ieri dal Consiglio dei Ministri che punisce "l'invasione di edifici finalizzata a raduni di oltre 50 persone da cui possono derivare pericoli per l'incolumità pubblica, l'ordine pubblico o la sanità pubblica". E per farlo afferma che potrebbe andare a ledere il diritto di protesta pacifica. Continua sull'Huffington Post

Meloni scavalca subito i tecnici
La dura vita di Nordio e Schillaci

Palazzo Chigi informa. Il ministro competente tace. Succede a ridosso del primo Consiglio dei ministri targato Giorgia Meloni. La prima vera riunione operativa con l’approvazione di due provvedimenti, uno sulla Giustizia, l’altro sul Covid. E se sul reintegro dei 3.400 medici non vaccinati nelle corsie degli ospedali il ministro Orazio Schillaci si era in parte espresso nei giorni scorsi, riguardo il mantenimento dell’ergastolo ostativo il Guardasigilli Carlo Nordio manifesta chiaramente tutta la sua differenza culturale rispetto a un modo di intendere la giustizia da parte di Fratelli d’Italia - che pure lo hanno scelto come ministro e lo volevano presidente della Repubblica - che non è quello dell’ex magistrato veneto considerato l’emblema del garantismo senza se e senza ma. Ed è sulla base di queste differenze sostanziali che il premier..

Zelensky colpisce la Crimea
E Putin la fa pagare al mondo

Dopo l’attacco al ponte di Kerch, questa mattina è toccato alla baia di Sebastopoli. Quattro navi militari russe sono state colpite da droni di Kiev. Per gli ucraini la Crimea non sembra più irrecuperabile come un tempo, mentre per i russi la penisola si è trasformata da roccaforte a emblema della loro vulnerabilità. Per mostrarsi forti, quindi, rispondono alzando la pressione. Stavolta non con le armi né tantomeno con le minacce, ma decidendo di sospendere unilateralmente l’accordo sul grano firmato a Istanbul lo scorso luglio. Le navi prese di mira dagli ucraini, denunciano dal Cremlino, sarebbero le stesse che la Russia utilizza per esportare i cereali. Una mossa che si ritorcerà contro non solo all’Ucraina, ma al mondo intero. Continua sull'Huffington Post

La maxi inflazione costringe
Meloni a volare a Bruxelles

Il dato dell'inflazione, clamoroso e di gran lunga oltre le attese, piomba dritto su Palazzo Chigi e impone alla premier Giorgia Meloni di lavorare subito alla Legge di Bilancio e di accelerare il suo debutto ai tavoli europei sul caro energia. Dopo aver incontrato di persona il presidente francese Macron, ha sentito in mattinata al telefono il cancelliere tedesco Scholz e giovedì prossimo sarà a Bruxelles per incontrare i presidenti di Consiglio e Commissione Ue, Michel e von der Leyen. Il tema al centro dei colloqui sarà sempre lo stesso: i costi dell'energia. La mancata risposta comunitaria alla corsa dei prezzi del gas e dell'elettricità sta aggravando la situazione di famiglie e imprese e aprendo la strada alla recessione economica. I numeri diffusi dall'Istat sono peggiori del previsto: a ottobre..

Tetto al contante, FI tergiversa
Per Mulè “non è una priorità”

"Il tetto sul contante non è una priorità del governo e lo dimostra il fatto che il presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel suo discorso programmatico non ne ha fatto menzione. Successivamente, in sede di replica, ha semplicemente risposto alla sollecitazione di una richiesta giunta dall'opposizione sulla proposta di legge della Lega". Lo ha detto il vicepresidente della Camera Giorgio Mulé (FI), a L'Aria che tira su La7. "Di tetto al contante se ne parlerà nella legge di stabilità per il 2023, al prossimo consiglio dei ministri i temi principali saranno bollette, caro prezzi e inflazione", ha concluso. Continua su Huffington Post

Meloni conquista anche il Senato
Berlusconi torna e giura lealtà

Il Governo di Giorgia Meloni ha ottenuto la fiducia dall'Aula del Senato: 115 sì, 79 no e 5 astenuti. Il tetto al contante, che non frena l'evasione e "penalizza i poveri". Il salario minimo che non risolve il problema dei "bassi salari". Il Pnrr, di cui si è speso finora la metà dei fondi. E poi la gestione del Covid, le scelte "senza basi" sposando la scienza quasi fosse "una religione". Da oggi cambia tutto. All'Italia "senza visione", che non trova soluzioni "efficaci" a tanti problemi promette risposte Giorgia Meloni nell'Aula al Senato dove incassa la fiducia: 49 minuti di intervento, tutto politico, rispondendo punto a punto alle critiche e tracciando la sua ricetta per risollevare l'Italia dalla pesante "eredità" dei governi passati. Continua su Huffington Post

Il premier ombra. Salvini riscrive
il bilancio all’insaputa di Meloni

Innanzitutto farsi vedere. Su Facebook, dove compare alle nove e mezza di mattina seduto alla scrivania del ministero, intento a sfogliare una pila di documenti. Qualche ora dopo al tavolo con l'ammiraglio Nicola Carlone, il comandante generale della Guardia costiera. E lo storytelling non si ferma qui. Ancora, nell'ufficio romano della Lega, con una statuetta di Alberto da Giussano sullo sfondo, lui al centro e il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti di lato. Continua su Huffington Post

Gerenza

Buttanissima Sicilia quotidiano online è una testata regolarmente registrata. Registro generale n. 223.
Registro della Stampa n.5 del 24/01/2018 presso il Tribunale di Palermo

Editore: Salt & Pepper S.r.l. Tel +39 091 7302626 P.IVA: 05126120822

Direttore responsabile Giuseppe Sottile

Change privacy settings

Contatti

+39 091 7302626
www.buttanissima.it
Via Francesco Scaduto, 2/D – Palermo
Questo sito è associato alla
badge_FED