Giuseppe Sottile

Milioni in regalo
alle compagnie aeree

Renato Schifani si gode gli applausi: per contrastare il caro voli ha messo sul piatto 28 milioni di euro e i giornali gli hanno subito dedicato la prima pagina. Noi di “certa stampa” sentiamo invece un brutto odore di bluff. Certo, bisognerà vedere come sarà congegnato il bando ma un dato è certo: resta intatta, per le compagnie, la libertà di aumentare le tariffe. E’ il mercato, bellezza! Bene. Facciamo un esempio. Prima dell’intervento di Schifani, il Santo Natale comportava un aumento dei biglietti non inferiore al 200 per cento. Da ora in poi le compagnie, furbissime, potranno decidere aumenti anche del 250 per cento. Il maggior costo sarà risarcito per il 25 per cento dalla Regione ma il grosso rimarrà comunque a carico del passeggero. Che verrà dissanguato come..

Si prepara la grande
abbuffata clientelare

Mancano solo i pacchi di pasta e le scarpe spaiate da consegnare in due tempi: una prima e l’altra dopo le elezioni. Renato Schifani ha preparato la Finanziaria del “magna magna”. E’ riuscito a polverizzare ottocento milioni in mille canali di spreco, di favori, di inciuci e di impegni presi solo per conquistare una manciata di voti alle elezioni europee del giugno 2024. Si avverte già l’odore della grande abbuffata. Gioiscono pagnottisti e galoppini: tutti destinati a un pascolo abusivo ma senza rischio di abigeato. Prima o poi, potete star certi, arriverà pure il sondaggio farlocco – confezionato, va da sé, dal noto sondaggista – che attribuisce a Forza Italia, il partito del presidente della Regione, almeno un 27 per cento. Sarà questione di giorni. L’agenzia di stampa, quella che..

La vendetta nascosta
tra le pieghe del comma

"Vendetta, tremenda vendetta". L’ha covata in seno per dieci giorni. Ha masticato amaro da quando ha saputo che Mister Nakajima, il magnate giapponese che per il proprio compleanno ha preso in affitto il Massimo e il Politeama, aveva invitato il sindaco Lagalla e non lui. E ha rosicato. Ma ieri, tra un comma e l’altro della legge di stabilità, ha dato finalmente sfogo ai propri risentimenti e ha inserito una norma – Art. 36, comma 8 – con la quale “si fa obbligo” agli enti gestori di emanare un regolamento sull’uso dei Teatri allo scopo di tutelarne il decoro e “le finalità culturali e artistiche”. Basta, dunque, con le platee trasformate in ristoranti. Basta con gli stucchi imbrattati dall’olio delle panelle. Ogni violazione sarà punita con la revoca dei finanziamenti...

Ma chi governa
l’infelice Palermo?

Più che assessori sembrano avventori. Siedono nella giunta comunale di Palermo ma sembrano finiti lì per caso. Prendete Carolina Varchi, punta di diamante di Fratelli d’Italia e baldanzosa vice del sindaco Lagalla. Dal 31 ottobre a oggi ha pubblicato su Facebook sette post. Sei dei quali dedicati all’epopea governativa di Giorgia Meloni e uno dedicato a Palermo, una città disperata che avrebbe bisogno di aiuto e di cure non più rinviabili. Oppure prendete Maurizio Carta, i cui titoli fanno tremare i polsi: è “assessore alla rigenerazione urbana, allo sviluppo urbanistico della città policentrica e alla mobilità sostenibile”, cioè al traffico. Ma avete visto i caos di via Crispi? E’ l’arteria, che fiancheggia il porto. E’ l’inferno quotidiano che impedisce ai palermitani di affacciarsi in quell’angolo di paradiso chiamato molo trapezoidale...

Il presidente
ritorna tra noi

Peccato che il magnate giapponese, dopo la grande festa che ha illuminato il Massimo e il Politeama, abbia deciso di lasciare Palermo e di raggiungere il Sol Levante. Peccato. Perché da oggi Renato Schifani uscirà dall’imbronciatura che per sette giorni lo ha tagliato fuori dal mondo e tornerà tra noi con le sue bizze e i suoi cattivi umori. Il mancato invito al faraonico compleanno di Mister Nakajima rimane una ferita difficile da rimarginare. Il presidente della Regione si è sentito tradito un po’ da tutti. Non solo dal sindaco Lagalla. Anche dai pagnottisti che lui ha insediato al vertice del Politeama e che non hanno saputo scombinare un evento dove lo spettacolo principale era, manco a dirlo, la sua assenza. Da oggi torna comunque al timone di Palazzo d’Orleans...

E’ in linea l’ambasciata
del Katonga: “Renado?”

Oggi su Livesicilia non c’è nemmeno un francobollino che racconti le sue imprese. Non c’è traccia di lui nemmeno tra le pagine del Giornale di Sicilia. Stranamente muta pure La Sicilia di Catania. Ma che succede a Renato Schifani? Da sei giorni il presidente della Regione non parla, non sussurra, non auspica, non rivendica, non tresca. Fonti confidenziali dicono che se ne sta a casa, chiuso in un angolo del ballatoio. Ingrugnito. La moglie lo invita a venir fuori e a sedersi a tavola ma lui non si scioglie: “Non ho fame”, ripete con voce affilata, malinconica e metallica. Il mancato invito del magnate giapponese lo ha segnato profondamente. In un’epoca dominata dai fuorionda e dagli scherzi telefonici può salvarlo solo una chiamata dell’ambasciatore del Katonga che lo invita come..

Il presidente tradito
dai suoi pagnottisti

C’è il pagnottista degli affari: gira per gli aeroporti e si presenta come “l’uomo di Schifani”: il bluff gli riesce, eccome. C’è poi il pagnottista della fuffa: non ha titoli e non ha incarichi ma per lasciare intendere che fa parte del giro che conta pubblica a giorni alterni su facebook la foto dell’ingresso principale di Palazzo d’Orleans: lui non ci lavora ma il trucco gli serve per acquistare credibilità. E c’è infine il pagnottista musicale: riceve dalla Regione non uno ma due stipendi ed è così servizievole che, se capita, accompagna alle cerimonie pure la moglie del presidente. Ma il destino è una canaglia. Nessuno dei tre ha avvertito il governatore dell’arrivo a Palermo del magnate giapponese. E nessuno gli ha procurato un invito alla faraonica festa di compleanno..

La pantofola ignorata
dal magnate giapponese

I miliardari sono fatti così. Credono che per celebrare, con sfarzi fiabeschi, un compleanno a Palermo basta prendere in affitto due alberghi a cinque stelle e i due teatri più prestigiosi della città. Non sanno, poveretti, che in Sicilia c’è un governatore un po’ narciso al quale, prima di ogni mossa, bisogna comunque baciare la pantofola. Altrimenti il medesimo governatore comincia a sollevare questioni di lana caprina persino sulla sicurezza degli ospiti e il compleanno rischia, malgré tout, di finire a carte quarantotto. Mister Nakajima, il magnate giapponese che ha noleggiato per una settimana il Massimo e il Politeama, ha compiuto questo tragico errore. Ha programmato di incontrare a Villa Niscemi il sindaco Roberto Lagalla e ha dimenticato di fare una capatina a Palazzo d’Orleans dove vive e regna la..

Il gran Turismo
dei due gerarchi

Sapete perché Renato Schifani ha raddoppiato la dotazione finanziaria del Turismo? Con la genuflessione di Brucoli, avvenuta davanti allo stato maggiore di Fratelli d’Italia, il presidente della Regione ha preso atto che l’assessorato è governato da due gerarchi; e si è dunque comportato di conseguenza. In alto ci sta il gerarca superiore: anche se acquartierato a Roma, è lui che muove i fili degli spettacoli e dei tanti milioni destinati alla comunicazione, un termine dietro il quale si nascondono le nefandezze che hanno spinto già la Guardia di Finanza a sequestrare le carte più opache e di consegnarle in procura. Più in basso, nelle stanze di via Notarbartolo, c’è un gerarca minore. Che ha pure la facoltà di dare qualche spicciolo a una sagra o a una fiera di paese,..

Diciotto satrapi
a lunga scadenza

Dovevano andare a casa a fine a ottobre, ma resteranno ai loro posti di combattimento fino al gennaio del 2024. Sono i manager della sanità. Manager “a lunga scadenza”, come il tonno in scatola. Palazzo d’Orleans non riesce a trovare un accordo sui nomi che dovrebbero sostituirli. E il motivo è semplice. Alla Regione sono tornati i veti incrociati: Fratelli d’Italia contro Schifani, Lombardo contro Cuffaro. La maggioranza non c’è più. C’è una guerra tra bande, ciascuna delle quali pensa solo a ottenere un vantaggio in vista delle prossime elezioni europee. Della sanità, intesa come servizio ai cittadini, non frega niente a nessuno. Succede così che negli ospedali e nelle Asp sopravvivono diciotto satrapi che non programmano e non decidono. Ognuno di loro passa il tempo a traccheggiare con la..

Gerenza

Buttanissima Sicilia quotidiano online è una testata regolarmente registrata. Registro generale n. 223.
Registro della Stampa n.5 del 24/01/2018 presso il Tribunale di Palermo

Editore: Salt & Pepper S.r.l. Tel +39 091 7302626 P.IVA: 05126120822

Direttore responsabile Giuseppe Sottile

Change privacy settings

Contatti

+39 091 7302626
www.buttanissima.it
Via Francesco Scaduto, 2/D – Palermo
Questo sito è associato alla
badge_FED