Si fa presto a chiamarla “gaffe”. La semplicità con cui, per due volte, il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede ha risposto “gli innocenti non finiscono in carcere” alla giornalista Annalisa Cuzzocrea che a “Otto e mezzo” gli aveva chiesto se da Guardasigilli si preoccupasse delle tantissime persone ingiustamente recluse è una bestialità. Bonafede, dopo le polemiche, si è difeso dicendo che lui “è il ministro che più di tutti ha attivato gli ispettori per verificare i casi di ingiusta detenzione”… L’articolo completo su ilfoglio.it