“Musumeci pensa che le scuole siano il problema, ma non è così. I numeri parlano chiaro: a fronte di un indice del contagio nazionale di oltre il 13%, il ministero della Salute dichiara che nelle scuole quel dato è solo del 3%”. Lo ha detto il viceministro delle Infrastrutture, Giancarlo Cancelleri, che per la seconda volta negli ultimi giorni, si scaglia contro la decisione del governo siciliano di sospendere la didattica in presenza per gli istituti superiori. Il problema non sono gli alunni, ma come arrivano a scuola. “Vorrei ricordare al presidente Musumeci che il governo Conte ha già erogato 150 mln di euro per permettere alle Regioni di potenziare il trasporto pubblico locale, mettendo al lavoro le aziende di bus turistici, e altri 150 mln saranno assegnati ed erogati la prossima settimana in sede di conferenza Stato Regioni. 300 mln in totale, di questi più di 14 mln sono destinati alla Sicilia, e Musumeci, guarda caso, è tra quei presidenti di Regione che non hanno ancora risposto all’interpello del Ministero delle Infrastrutture, riguardo alle spese di questi fondi effettuate dalla Sicilia per il trasporto pubblico. Abbiamo da un lato tantissime aziende di bus turistici ferme con i loro operatori in cassa integrazione e dall’altro migliaia di cittadini che rimangono a terra per via del distanziamento imposto a bordo dei mezzi e della carenza degli stessi e Musumeci che fa? Lascia i soldi nei cassetti, non li mette a disposizione per risolvere i problemi e chiude al 100% le scuole secondarie di secondo grado. Tutto questo – continua Cancelleri – mi dispiace dirlo, ma è da irresponsabili. Perché invece di chiudere le scuole Musumeci non ha potenziato per tempo il trasporto pubblico con i soldi che gli ha messo a disposizione il governo nazionale”, si domanda Cancelleri.