Oscenità e parolacce in pubblico
“Sgarbi si dimetta dal governo”

Indignazione e polemiche per la serata inaugurale dell'Estate al Maxxi, programma serale di musica, cinema, incontri e reading nella piazza del Museo romano guidato da Alessandro Giuli, che ha visto il 21 giugno un dialogo tra il cantautore Morgan e Vittorio Sgarbi, con la partecipazione dello stesso Giuli. L'intervento del critico d'arte e sottosegretario alla Cultura, in particolare, ha sconfinato nella volgarità e nel turpiloquio, fra espressioni sessiste ed elogi del membro maschile, come testimonia il video registrato disponibile su YouTube. Continua su Huffington Post

L’effetto Schlein non c’è più
Cala il consenso per Elly e il Pd

Secondo il rilevamento di nando Pagnoncelli sul Corriere della sera il Pd ha ripreso a calare nei sondaggi, scendendo al di sotto della soglia del 20%, al 19,4%, quasi un punto in meno sulla precedente rilevazione. Ma flette e non poco anche la popolarità della segretaria. Da effetto Schlein a effetto Molise? La percentuale persa dal Pd va a M5s che rivede il 16%. E, nel centrodestra riprende quota la Lega, sopra il 9%. "Le intenzioni di voto ci restituiscono un panorama con pochi ma interessanti cambiamenti - scrive Pagnoncelli-. Nel centrodestra le variazioni sono scarsamente significative, nell’ordine di pochi decimali, salvo per la Lega, che aumenta di quasi un punto. La crescita sembra legata al tema della sicurezza e in particolare della sicurezza stradale (casco e assicurazione per biciclette..

Faraone: la gogna per Miccichè ha i suoi padrini politici

Come giudico un uomo che si droga? Come un uomo con enormi fragilità, lo giudico male, perché sceglie la droga come terapia. Come giudico uno che spaccia? Lo giudico peggio. Ma questo con l’affaire Miccichè non c’entra nulla. Non c’entra nulla col suo sputtanamento. Miccichè non è indagato, eppure l’ordinanza di custodia cautelare è quasi tutta per lui. Eppure i titoli dei giornali sono tutti per lui. Va a comprare la droga in auto blu col lampeggiante acceso, penseresti è indagato per peculato. No. Non lo è. Discute al telefono, parla di giorni e invece sarebbero dosi di cocaina, penseresti è indagato per spaccio. No. Non lo è. E allora perché il suo nome è su quella ordinanza? Perché ci sono le sue foto, non mentre sniffa, non mentre passa..

E’ lui o non è lui? Beato lui: il Cav secondo Buttafuoco

E' lui o non è lui? Certo che è lui: beato lui. Anche quando non è più Lui. Silvio Berlusconi, gigante anomalo, dottore di amoralismo politico come nel Medioevo si poteva esserlo in teologia, l’imprenditore rampante che riusciva a vendere gli appartamenti ancora prima di averli costruiti, quello che non si era mai fatto spaventare da nessun affare, quello che ha sempre vissuto di avventure, azzardi, percorsi obliqui, il creatore di Forza Italia e del Pdl, ma anche il distruttore di Forza Italia e del Pdl, l’amanuense di se stesso, l’uomo indescrivibile, indefinibile, che ha fatto vorticosamente roteare la Seconda Repubblica e la follia di un paese intero. E’ lui o non è lui? Certo che è lui, l’obliquo simpaticone che s’è preso il suo capitolo di storia patria. Lui..

Per errore o per malizia, manco
il governo si fida della Santanchè

I nuovi guai per Daniela Santanchè arrivano da un ordine con un giorno del PD. Ma, soprattutto, arrivano da un esponente (di governo) del suo stesso partito che a quell'ordine del giorno, in cui veniva chiaramente - e per diverse righe - citata Visibilia, ha detto sì. Per volontà o per errore.Trascinandosi tutta la maggioranza. Montecitorio, pochi minuti dopo le 18 di una giornata molto lunga, iniziata alle 9 con le comunicazioni della premier in vista del Consiglio europeo di domani e dopodomani, che sarebbe dovuta finire con la discussione degli ordini del giorno al decreto Lavoro. Le scintille tra maggioranza e opposizione c'erano state la mattina, sul Mes, sui migranti e sugli altri dossier caldi per il Paese. Sembrava che la giornata si avviasse alla conclusione. A un certo..

Giornalismo. C’è chi fa gli scoop e chi si limita a premiarli

Cronista dell’anno. Non poteva esserci riconoscimento più meritato per Mario Barresi, il giornalista che lunedì sera a Palazzo Sant’Elia è stato festeggiato da tutte le organizzazioni di categoria, dall’Ordine professionale all’Associazione della stampa. L’inviato de La Sicilia vanta al suo attivo non pochi colpi da maestro: ha rivelato lo scandalo di Cannes e dei milioni regalati dalla Regione a un avventuriero lussemburghese; ha messo a nudo i traccheggi dell’ex assessore alla Sanità, Ruggero Razza, per annettere l’Oasi di Troina al feudo elettorale della sua amatissima moglie, Elena Pagana; e ha scoperchiato lui – sì, proprio lui – il pentolone maleodorante di SeeSicily, pieno delle milionarie scempiaggini architettate dall’ex assessore al Turismo, Manlio Messina, per arruffianarsi, con i soldi di tutti noi, i padroni di Mediaset, i vertici Rai e i..

Pistola scarica. L’inutile minaccia
della Meloni di tornare al voto

È abbastanza normale che i nostri leader già si preparino alle elezioni europee: le loro fortune dipendono dal consenso, che rappresenta il pregio (e il cruccio) di qualunque democrazia. Per cui nel prossimo anno spenderanno fior di energie a rubarsi reciprocamente i voti. Fa parte della fisiologia politica, specie con il sistema proporzionale. Inutile scandalizzarsi, dunque, delle liti di governo, delle tensioni di maggioranza, dei polveroni inutili, degli incidenti su questioni minori, dei continui rinvii, delle lotte per le poltrone; fino al 9 giugno 2024 ci godremo queste nevrosi, che possa piacere o meno. Sorprende, semmai, la reazione di Giorgia Meloni. Non è nata ieri, ha maturato una lunga esperienza. Dovrebbe sapere che, svanita la luna di miele, subentra spesso la noia e occorrono nervi saldi, resilienza, sopportazione. Ma invece..

Il consorzio autostrade ingrassa un clan di pagnottisti

L’ultimo scandalo di questa Regione bacata e ormai totalmente in mano agli affaristi, arriva da Messina. Lo firma l’ingegnere Dario Costantino, direttore generale del Consorzio Autostrade Siciliane, il quale assegna la cospicua cifra di 53 mila e 900 euro a una confraternita di pagnottisti, con sede a Palermo per avere in cambio – udite, udite – un supporto sui social: per postare cioè su Facebook, su Instagram o su Whatsapp qualche post con notizie e curiosità relative alle tre autostrade che, tra tanti buchi di bilancio e tante buche nell’asfalto, collegano Palermo a Messina, Catania a Messina e Siracusa a Gela. L’ingegnere Costantino ha firmato il decreto il 19 maggio scorso e, per ammansire la vergogna, si è fatto coprire le spalle dal geometra Baldassare Arrigo che, manco a dirlo,..

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