La leucemia stronca Sinisa
A 53 anni morto l’allenatore

Sinisa Mihajlovic è morto: lo annuncia all'ANSA la famiglia del tecnico serbo. Era il 13 luglio 2019 quando l’allenatore del Bologna aveva annunciato in conferenza stampa di aver contratto una forma di leucemia mieloide acuta, per cui avrebbe dovuto sottoporsi a cure immediate. "Ho passato la notte a piangere e ancora adesso ho lacrime ma non sono di paura. Da martedì andrò in ospedale e non vedo l’ora di iniziare a lottare per guarire. Ho spiegato ai miei giocatori che lotterò per vincere come ho insegnato loro a fare sul campo. Questa sfida la vincerò, non ci sono dubbi. La malattia è in fase acuta e aggressiva ma attaccabile, ci vorrà del tempo ma si guarisce”, aveva detto. Continua su Huffington Post

Pasolini, il professore e il fascismo che cresce tra noi

Il fascismo tra noi lo cogli pure di mattina al bar. Sorseggi il caffè e se sei vintage sfogli perfino un quotidiano di carta. Nel frattempo il vicino di tavolo e di quartiere, lo conosci di vista e sai che è professore in pensione, conciona a voce alta per far lezione. “Il caffè al bar si paga col pos”, scandisce. “Altrimenti sei fascista. O leghista”.  Abbassa la voce ma non troppo, si guarda attorno con circospezione e sibila: “Oppure sei mafioso”. Addirittura. E già non sai se è maggiore l’esibizione di pubblico sprezzo del pericolo mafioso oppure del ridicolo tout court. Povero professore. Anche lui vittima del conformismo, di quella omologazione che oggi, a partire dai media e dai social, pervade tutto. Pervade qualsiasi percezione di ciò che ci circonda...

Il fantasma d’Orleans che compra divani e liquida parcelle

Temendo, forse, di diventare oggetto di scherno – la soluzione ‘Schifani & Divani’ era la più quotata – il presidente della Regione ha stoppato il restyling dell’appartamento presidenziale. L’impegno di spesa da 22 mila euro per l’acquisto di una poltrona presidenziale, di due poltrone modello Oxford per gli ospiti e di un divano e altre due poltrone modello Arcadia (tutta roba d’alta classe), è andato a farsi friggere. Anche se nessuno, dentro Palazzo d’Orleans, si spiega chi abbia partorito l’idea. Musumeci? Manco a parlarne. Dalla sua comoda poltrona romana, il ministro del Mare e della Protezione civile ha chiarito che “l’acquisto degli arredi in questione non è mai stato disposto durante il precedente mandato presidenziale”. Anche Schifani si è detto all’oscuro, finendo per stoppare la spesa, ritenuta “inopportuna”. Mentre gli..

Caro Pumilia, nella mia Dc non c’è alcuna pretesa di potere

Era il mese di luglio del 2001 quando salivo la scala che portava al primo piano di Palazzo d’Orleans, per dare inizio, con orgoglio e trepidazione, al mio servizio alla Sicilia e ai siciliani come Presidente della Regione. Sono passati vent’anni eppure quel tempo sembra assai più distante. Non solo per il sottoscritto, profondamente segnato dall’itinerario di dolore e riflessione indotto dalla vicenda personale a tutti nota, ma penso per tanti, soprattutto per quelli che ancora credono che la politica non debba e non possa rinunciare alla sua dimensione ideale, quella per cui io e tanti altri l’abbiamo amata e praticata. Di sicuro meriterebbe di essere giudicato infruttuosamente nostalgico, oltre che velleitario, il mio desiderio di “continuare o ricominciare a fare politica” ove immaginato come il tentativo di riportare indietro..

Quel che resta della Dc è un utile controcanto alle destre 

La Democrazia cristiana ha cessato di esistere da quasi trent’anni, lasciando una innumerevole quantità di eredi, alcuni dei quali continuano a litigare per il nome o per poco altro. Molti vecchi democristiani mantengono tuttavia ruoli nelle amministrazioni locali, un democristiano guida ancora uno dei maggiori partiti, altri sono presenti nelle assemblee regionali, nel Parlamento nazionale, in quello europeo e perfino al vertice delle istituzioni. Per un partito che non esiste più da tanto tempo, del quale si è voluta demonizzare la memoria, è un bel risultato, è la prova di una notevole capacità di selezionare classe dirigente, una parte della quale ha sfidato il tempo. Le numerose presentazioni di un mio libro che racconta di quella forza politica nel contesto della storia isolana e nazionale, mi stanno portando in diversi..

Sacchi di banconote a casa di Kaili
La corruzione dilagava in Europa

"Sacchi di banconote" sono stati trovati nel corso delle perquisizioni della polizia giudiziaria presso l'abitazione della vice presidente dell'Eurocamera Eva Kaili, ora agli arresti. Nell’ambito della stessa inchiesta per sospetta corruzione di membri Parlamento europeo con mazzette pagate dal Qatar per influenzare decisioni a suo favore, è stato fermato ieri anche l’ex eurodeputato Antonio Panzeri: secondo quanto emerso da informazioni contenute in alcuni documenti trasmessi dalle autorità belghe a quelle italiane poteva permettersi di fare con la famiglia vacanze per un costo che arrivava fino a "100mila euro". Moglie e figlia di Panzeri sono state arrestate perché ritenute "pienamente consapevoli" dell'attività del marito e padre e "persino del trasporto di doni". La commissione di garanzia di Articolo Uno Lombardia ha sospeso l’ex eurodeputato dall'anagrafe degli iscritti. Continua su Huffington Post

Da una commissione all’altra. I porporati di San Macuto

“L'Antimafia si era riunita in seduta straordinaria alla prefettura di via Maqueda a Palermo. Analizzando le delibere dell'assessorato all'edilizia aveva scoperto che oltre un migliaio di licenze erano intestate a una sola persona: Calogero Mancuso. I commissari ordinarono che fosse prelevato dai carabinieri in casa sua e lo ricevettero nel salone degli specchi in un'atmosfera tesa, da grande momento. Cognome, nome, mestiere, gli chiese il presidente. Per il nome e cognome non ci furono problemi, ma alla voce mestiere le cose si complicarono. M'industrio eccellenza. Ah, allora lei è un industriale? - osservò compiaciuto il presidente della Commissione, sicuro di stringere finalmente nel suo pugno la testa del serpente. No eccellenza, m'industrio nel senso che mi di do da fare, faccio cavigghiedde, lavoretti. Mi guadagno il pane facendo lo spicciafaccende..

Parcelle da sballo. Sicilia, terra promessa per gli avvocati

Il primo atto di Palazzo d’Orleans dopo l’approvazione delle variazioni di bilancio, è la liquidazione di una parcella multimilionaria a due avvocati: uno è Pier Carmelo Russo, che venne chiamato da Raffaele Lombardo a fare l’assessore a una settimana dal suo pensionamento (140 mila euro l’anno), avvenuto a 47 anni per assistere il padre. Dopo l’esperienza in giunta, però, Russo fu richiamato per la seconda volta, sempre da Lombardo, allo scopo di “assistere” la Regione contro le cause intentate dai raggruppamenti che si erano aggiudicati il bando da un miliardo, esitato dal governo Cuffaro, per la realizzazione di quattro termovalorizzatori (poi revocato). La triste incombenza di dover liquidare le spese legali a Russo, per 3,5 milioni di euro, è toccata alla Regione di Renato Schifani. Che proprio in queste ore..

Gerenza

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