Ma il Giro di Sicilia serve solo alla politica dei taglianastri
di Costantino Muscarà
Ogni anno lo stesso refrain: “Grazie a queste manifestazioni valorizziamo ulteriormente piccoli e grandi centri della Sicilia, facendo apprezzare la nostra regione in tutto il mondo. Continuiamo, anche attraverso eventi internazionali come questo, a promuovere le bellezze storiche, architettoniche e paesaggistiche di questa terra, ricca di “tesori” racchiusi tra mare e aree interne, per dare impulso all’economia turistica e al suo indotto”. Le parole di Nello Musumeci alla vigilia del Giro di Sicilia - giunto alla quarta edizione consecutiva dopo quarant’anni di stop, 662 km per 10 mila metri di dislivello (con arrivo finale sull’Etna) - sembrano confermare la bontà dell’iniziativa, figlia di un accordo (assai costoso) fra la Regione Siciliana e il gruppo Rcs Sport di Urbano Cairo. Ma i milioni messi in campo dal governo regionale, con in testa l’assessore Manlio Messina, rischiano..