Ministri e familiari di Meloni offrano il silenzio alla patria

A novembre va al G20, incontra il presidente Xi, e i giornalisti le chiedono: scusi, ha letto del suo sottosegretario alla Salute che è contrario ai vaccini? Poi a luglio va a Vilnius, al vertice Nato, seduta accanto al presidente degli Stati Uniti Joe Biden, e la domanda è: ma le ha lette le dichiarazioni di La Russa sul figlio accusato di stupro? Sicché non c’è dubbio che stamattina a Caivano, dove porta la presenza del governo in una terra degradata e dimenticata, a Giorgia Meloni sarà chiesto delle parole del suo compagno Andrea Giambruno. E sarà anche un po’ strano questo paese, l’Italia, in cui più del Pnrr e più del Patto di stabilità, più della vendita della rete Telecom e più della guerra, si discute d’un bizzarro generale-scrittore..

Ultimo smacco a Matteo Salvini
Fuori dalla cabina sui migranti

Matteo Salvini resterà fuori dalla cabina di regia sull’immigrazione che si riunirà a Palazzo Chigi ogni settimana, sotto la direzione del sottosegretario Alfredo Mantovano. Lo scrive oggi Repubblica. Il leader della Lega non avrà più voce in capitolo sul tema della gestione dei flussi dei richiedenti asilo, da sempre il suo argomento preferito. La scelta di Giorgia Meloni di convocare in seduta permanente il Comitato interministeriale per la sicurezza della Repubblica (Cisr) e di affidargli il ruolo di coordinamento “tra i ministri e i soggetti istituzionali coinvolti” formalmente esclude il dicastero delle Infrastrutture, per statuto non previsto nella compagine del Comitato. Anche se il leader del Carroccio, da vicepremier, avrebbe le carte in regola per parteciparvi. Lo stesso Mantovano, nella conferenza stampa dopo il Consiglio dei ministri di lunedì, lo..

Giambruno, il Vannacci da veranda. E’ il vero rivale di Meloni

Presidente Meloni, lo destituisca da opinionista e lo promuova vicepremier lavapiatti: “Ora zitto e vai in cucina”. Il suo compagno, e giornalista Mediaset, Andrea Giambruno, non si sta meritando il titolo di cavalier Meloni. Parla quando non deve, polemizza quando non serve, non fa altro che ricordarci la sua fortuna: sono io il compagno di Giorgia. E’ il suo Vannacci da veranda. Il Pd, povero Pd, lo sta già scambiando per quello vero! Lunedì sera, a Rete 4, dove Giambruno conduce la trasmissione il “Diario del giorno”, con la sua frase da preside palestrato, si è promesso, nientemeno, che di rieducare adolescenti e genitori: “Se eviti di ubriacarti, eviti di trovare il lupo”. A breve, scommetteteci, pubblicherà il libro: “Il mondo diritto di Giambruno” (Edizioni Crosetto). Si è convinto di..

I soldi non bastano: Meloni
straccia le liste della spesa

Le risorse sono poche, e i soldi disponibili verranno utilizzati con "i piedi piantati a terra", e per proseguire sulla “direzione” indicata con la legge di stabilità dell’anno scorso: taglio del cuneo fiscale e aiuti alle famiglie e alla natalità. Con un discorso privo di spigoli pronunciato per introdurre il primo Consiglio dei ministri dopo la pausa estiva, Giorgia Meloni lancia tuttavia un segnale molto chiaro ai due vicepremier. Non senza un certo fastidio la presidente del Consiglio ha visto accapigliarsi a distanza i leader di Forza Italia e Lega. Un vivace confronto tra Matteo Salvini e Antonio Tajani tra privatizzazione dei servizi portuali e pensioni. “È iniziata la campagna elettorale, ma bisogna tenere la barra dritta altrimenti la manovra diventa un caos”, sussurra un membro del governo di fede..

La Sicilia avvolta dalle fiamme

I roghi, alimentati dal vento di scirocco, hanno minacciato case e attività commerciali. Schifani: situazione in miglioramento

Rispetto, diversità, Costituzione
L’architrave d’Italia per Mattarella

Il rifiuto dei sentimenti d'odio - che sono ancora più gravi se espressi da chi ha un ruolo istituzionale, quale che esso sia, nella società - e dell'esaltazione di "anacronistici nazionalismi". E l'elogio della Costituzione - faro a cui guardare nei momenti difficili, come questo, "di confusione e di transizione" per il Paese - della diversità e dell'amicizia. Da intendersi, quest'ultima, come collaborazione, necessaria e auspicabile sempre, tra le istituzioni. Come solidarietà tra le persone, in tutti i campi della società. E nei confronti di tutti: dai migranti ai cittadini dei territori alluvionati. È qui il cuore del discorso che il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha affidato alla platea di Rimini, nel giorno della conclusione del meeting di Comunione e Liberazione. Sceglie di non fare cenni all'economia e alle..

Di forca in forca. Orrore contro orrore. Emma Dante dixit

Alla vulgata popolare che ha accompagnato il terribile stupro di Palermo, da regista di scena consolidata, ha partecipato pure la palermitana Emma Dante. Che ha pubblicato sui social una solenne invettiva contro i presunti autori dell'abuso nei confronti della ragazza di 19 anni. Così ha scritto in un post: «A che vi serve quel coso moscio, quel pezzetto di carne che pesa meno di un etto, quella protuberanza fastidiosa che a volte mettete a destra e a volte a sinistra, quel naso brutto senza narici, quella piccola sporgenza imbarazzante, quell'illusione di centro del bacino, centro del maschio, centro del mondo, quel palloncino che si gonfia con la pompetta della libido e diventa arma tagliente, pugnale penetrante, esaltazione dell’io, pene immondo che insozza la poesia di corpi sublimi fatti di vallate..

“Palermo? Non la riconosco”. Il rimpianto di Roberto Andò

Palermo, non ti riconosco più. Il regista di cinema e di teatro Roberto Andò, che di recente ha diretto Ficarra e Picone ne ‘La stranezza’ e dirige tuttora lo Stabile di Napoli, ha rilasciato un’intervista a Totò Rizzo per Il Giornale di Sicilia. Ed è in quella sede che non lesina, in alcun modo, i propri tormenti e dispiaceri per una città, la sua città, che ha smesso di riconoscere. Sotto il profilo sociale ancorché culturale e artistico. Palermo vista da Roma com’è? «Il raffronto - dice Andò - semmai è con Napoli che vive da qualche anno una situazione speciale, catalizza tanti eventi importanti a livello culturale, conserva ancora un’anima popolare nel centro storico, ha servizi efficienti, la raccolta della “mùnnezza”, per esempio, funziona, e meglio che a Roma...

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