Cari odiatori, vi scrivo…

Questo post è apparso stamattina sulla bacheca Facebook di Gianfranco Miccichè, presidente dell’Assemblea regionale siciliana. "Gioite perché il ricco manager muore. Gioite perché qualcuno spara ad una bambina. Gioite se a una vedova tagliano la pensione. Gioite perché l'Europa, di cui fate parte, è in crisi. Gioite perché esseri umani muoiono in mare. Gioite se a Saviano levano la scorta e la camorra lo ammazza. Insomma, di che gioite? La vostra vita è davvero così orrenda che l'unica gioia che osate immaginare è l'infelicità altrui? Vi hanno tolto anche sogni, sane passioni e desideri? Ma non vi accorgete che siete frustrati, complessati, invidiosi e bisognosi di cure e, evidentemente, non avete motivo di gioire, ma di guardarvi dentro? La vita è dura per tutti, ma rimbocchiamoci le maniche; se pensiamo..

L’accoglienza
un tanto al chilo

Pare che, al fine di forzare l’Italia e i Paesi del blocco di Visegrad dalle posizioni di totale chiusura sull’argomento migranti, l’UE voglia proporre ad ogni stato membro dell’Unione il pagamento di 6000 euro in cambio di ogni salvataggio in mare. Seimila euro a cranio, mica male. Era dai tempi della Frontiera e del Selvaggio West che non si sentiva di taglie sulle teste ed effettivamente non c’è cosa più squallida del quantificare il prezzo dell’accoglienza. Nel bene e nel male, sia chiaro. Perché se fa schifo pensare che l’umanità - ovvero il sentimento di chi si riconosce appartenente allo stesso gruppo sociale e in virtù del quale solidarizza - abbia un prezzo, lo è parimenti praticarla per puro rendiconto. Non si può fare economia sull’accoglienza, togliamocelo dalla testa, altrimenti..

La lotta di classe
sta nel vitalizio

Lezione numero uno: chiamiamo le cose col loro nome. È affascinante come i vitalizi - feticcio della storia della nostra Repubblica, protagonisti indiscussi delle battaglie politiche dell’ultimo quinquennio - fuori dalle aule del Parlamento si chiamino “pensione”, mentre una volta varcato il soglio parlamentare prendano il nome di “privilegi rubati alla dignità del Paese” (Giancarlo Cancelleri dixit). In ogni caso, fughiamo ogni dubbio: dal 2011 i vitalizi non esistono più. I politici vanno in pensione col normalissimo metodo contributivo, la stessa sorte che accomuna noi cittadini, comuni mortali. Chiarito ciò, facciamo un gioco: come reagiremmo se, sull’onda di un’opinione pubblica che considera eccessivamente elevata la retribuzione di una categoria professionale - una a caso, i presidi delle scuole - un intervento legislativo ne decretasse il ridimensionamento? Il gioco è perverso,..

Hyeronimus Bosch
e i precari di Sicilia

Qualcuno in questi anni deve essersi davvero impegnato a disegnare in maniera certosina i contorni e le sfumature grottesche dell’odio sociale nei confronti della classe politica. In questo splendido quadretto a tinte fosche - degno del migliore Hyeronimus Bosch - i politici sono l’arcinemico della collettività: erano l’élite, poi la casta e son finiti a Camarilla&Cricca. Stando così le cose, mi consola sapere che ogni tanto qualcuno ti aspetta sotto casa non tanto per menarti quanto per stringerti la mano. In tale contesto, la vicenda dei precari siciliani della SAS è emblematica. La soluzione al loro specifico problema, che il Parlamento siciliano ha condiviso trasversalmente, è purtroppo temporanea. Il vero problema, infatti, sta a monte - direbbe, barba incolta e fazzoletto rosso al collo, il compagno Folagra. Per costoro esistono..

Carrozzone dillo
a tua sorella…

Ma quale carrozzone?! A forza di dirlo e ripeterlo qualcuno ci ha persino creduto e ora la frittata è fatta: l’Ente di Sviluppo Agricolo siciliano chiude i battenti? Ora, finché sono le chiacchiere da bar a dire che in Sicilia sia inutile un ente preposto al settore agricolo, passi. D’altronde cosa volete che sia l’agricoltura per questa terra? Giusto appena il cardine dell’economia siciliana fin da quando esiste una storia economica. Trittolemo piange e Demetra si tappa le orecchie per non sentire. Ma si sa come sono le chiacchiere da bar. Nascono, montano e muoiono tra un caffè ed un Cynar di troppo, ma quando queste assumono i contorni astemi e serissimi, si raccomanda cautela. C’è infatti il concreto rischio che giungano alle orecchie di una o più parti politiche..

Il bipolarismo è morto! Viva il bipolarismo!

Posto che nessuno qui ha voglia di continuare ad innaffiare la propria intelligenza con una stantia miscela di posizioni novecentesche, sarebbe anche giunta l’ora di aggiornare il proprio database politico. Prendiamo ad esempio il nostro arco parlamentare: al governo del Paese c’è una maggioranza che fa dell’antieuropeismo la propria bandiera e, dall’altro lato, una minoranza numerica che pur nel rispetto delle profonde differenti tradizioni di partito riflette una posizione di fiducia nell’Unione Europea. La differenza è tutta qui. Al netto dell’antieuropeismo, il resto è mero sensazionalismo elettorale: l’uso indiscriminato del terrore per l’alterità-diversità, la sfiducia indotta nei confronti dei centri di potere tradizionale, la retorica di regime che evoca mani sui fianchi, balconi e piazze Venezie. Di questo si potrà dire che è tutto fumo e - per carità di..

Il sonno, con la ragione, genera mostri

Come in preda ad un un improvviso conato di vomito, mi sveglio madido, in una di quelle notti alla Sartre in cui l'aria ha la febbre e suda. Un incubo. Cosa diavolo stavo sognando? Qualche ricordo impastato e confuso, Alexander Maesk, Aquarius e i porti chiusi con le catene... Ma in fondo perché fanno tanto orrore solo le ruberie che hanno a che fare con finanza e politica? Si ruba forse solo in quelle? Non si può rubare anche nelle attività assistenziali? Giusto, ma così non rischiamo di generalizzare, di correre? La giustizia, mi fa Eco un inquisitore, non corre e non è mossa dalla fretta... e quella di Dio ha secoli a disposizione. Aspettiamo il giudizio, ma intanto non lasciamoli lì a morire in acqua... ... A proposito di..

Attenti, il pane fresco
è solo quello caldo

Rispettate il pane, sudore della fronte, orgoglio del lavoro, poema di sacrificio. Quando c’era Lui, così recitava sui muri la laicissima preghiera del pane. Così, novant’anni dopo, in Sicilia torniamo a rispettare quella piccola e grande gioia del focolare. Da oggi, infatti, in Sicilia il pane fresco è solo quello caldo. Il che non è mica un gioco di parole, è verità di cronaca: non sarà più possibile vendere con la dicitura “di giornata” pane precedentemente congelato e parzialmente cotto. Potevamo forse permettere che una muffoletta venisse volgarmente profanata in celle freezer? Nonzi che non potevamo. Potevamo dunque acconsentire che uno sfilatino venisse imbastardito da mezze cotture? Nonzi che non potevamo. Un plauso dunque all’assessore regionale alle attività produttive Mimmo Turano la cui direttiva, volta alla tutela del pane siciliano,..

Fate a pezzi Salvini
ma non salvate l’Europa

Il capo del Carroccio non è certo latore di una nuova idea di Europa, non sarà mai un novello Aristide Briand per intenderci, ma ha dalla sua il pregio di indurre a porsi, per contrasto, dei dubbi: i principi sui quali si regge l’Unione Europea possono anche essere sacri, ma la loro mise en forme è quantomeno perfettibile. E’ innegabile che alcune cosucce qua e là scricchiolano: dal regolamento di Dublino, passando per la strategia comune nelle relazioni internazionali, per finire con la condivisione di una politica economica unitaria. In ordine crescente di importanza. La gestione dei flussi migratori, infatti, è certamente argomento di prim’ordine, ma senza sminuirne affatto l’importanza ritengo sia opportuno chiedersi prima di tutto a che titolo ci rapportiamo al problema. Perché non lo facciamo da europei,..

Novecento nuovi arrivi
ma indovinate dove

Ora, io non voglio mettermi a discutere di flussi migratori, diritto internazionale e politica estera. Non ho alcuna competenza sull'argomento e per quanto la cosa oggidì mi darebbe pieni titoli per ascendere al soglio ministeriale, rinuncio in partenza all'investitura e come il verme calpestato di Nietszche resto umile. Però c'è una cosa da dire forte e chiara. Gli italiani hanno assolutamente ragione a lamentarsi: sono solo gli ultimi arrivati e già così sono più di 900. Vivranno delle nostre tasse chissà per quanto tempo e perciò passeranno per quelli che vivono a sbafo, mangiano a ufo e non fanno assolutamente nulla per la collettività. Altrove non godrebbero dello stesso trattamento. Per dirne una, in Germania terrebbero solo quelli che si impegnano, si spendono per lo sviluppo del Paese ma soprattutto..

Gerenza

Buttanissima Sicilia quotidiano online è una testata regolarmente registrata. Registro generale n. 223.
Registro della Stampa n.5 del 24/01/2018 presso il Tribunale di Palermo

Editore: Salt & Pepper S.r.l. Tel +39 091 7302626 P.IVA: 05126120822

Direttore responsabile Giuseppe Sottile

Change privacy settings

Contatti

+39 091 7302626
www.buttanissima.it
Via Francesco Scaduto, 2/D – Palermo
Questo sito è associato alla
badge_FED