Il presidente della Regione, Nello Musumeci, è un uomo a modo, una persona per bene, con una storia politica che gli fa onore. E’ un uomo delle istituzioni. Eppure è successa, in questa ultima fase del suo governo, una cosa molto grave. Quelli del Bilancio – assessore, dirigenti e funzionari – hanno avuto la spocchia e l’arroganza di prendere a pesci in faccia la Corte dei Conti: i magistrati contabili chiedevano informazioni e i satrapi di via Notarbartolo non si degnavano nemmeno di rispondere. Il risultato è quello che è: i conti sono saltati per aria e la Sicilia è rimasta nel mezzo della palude, con l’acqua alla gola. Che farà ora l’onestissimo Musumeci? Si impone, quantomeno un’operazione di pulizia e di trasparenza. Chi non ha fatto il proprio dovere dev’essere allontanato. Il perdono, in questo caso, sarebbe preludio di altri danni, di altri scempi.