La crisi di governo non teme repliche, simmetrie, scambi, furti di ruolo e di parti in commedia. E forse nessuno oggi vorrebbe essere nei panni di Sergio Mattarella. Così c’è il presidente del Consiglio espresso dal Movimento padronale di Grillo & Casaleggio, quello delle piazze vaffanculeggianti e della democrazia diretta dai capi, che a un certo punto, nell’Aula del Senato, sprigiona una forte energia, come dire, istituzionale e carrieristica. Quindi spiega, lui che sta con quelli di Rousseau, il… L’articolo completo su ilfoglio.it