Negli intrecci di queste ore – martedì Mattarella partirà col secondo giro di consultazioni – cala la mannaia su un riavvicinamento fra Lega e Cinque Stelle. La chiusura arriva da Biarritz, dove è in corso il vertice del G7 e per l’Italia partecipa l’avvocato del popolo, Giuseppe Conte. Sfiduciato dal Carroccio, il premier non sembra più disposto a tollerare un secondo esperimento gialloverde: “Per me è una stagione chiusa – ha fatto sapere il presidente del Consiglio -. Quello che posso augurarmi è che i leader che stanno lavorando per dare un governo al Paese lavorino intensamente, lavorino bene. Alcuni temi io li ho indicati anche nel mio discorso al Senato. Sono stato molto chiaro: quella con la Lega è un’esperienza politica che non rinnego. Mi sono impegnato intensamente perché potesse offrire soluzioni positive per il Paese. Si è arrivati a un punto e ho spiegato come e perché si è arrivati a quel punto. È una stagione politica, per me, chiusa e non si potrà più riaprire per quanto mi riguarda”. Il nome di Conte resta in campo per un accordo fra Movimento 5 Stelle e Pd, anche se il segretario “dem” Nicola Zingaretti ha chiesto discontinuità nelle persone.