Il presidente del Consiglio Mario Draghi e tutti i 23 ministri hanno giurato, questa mattina, nelle mani del Capo dello Stato. L’esecutivo, il terzo di questa legislatura, è ora nel pieno delle sue funzioni, in attesa della fiducia del Parlamento (mercoledì il primo appuntamento al Senato). Il salone delle Feste del Quirinale, per la prima volta, non ha ospitato strette di mano. Tutti a debita distanza e con la mascherina sul volto, i componenti dell’esecutivo hanno recitato la classica formula di fronte a Mattarella: “Giuro di essere fedele alla Repubblica e di osservarne lealmente la Costituzione e le leggi e di esercitare le mie funzioni nell’interesse esclusivo della Nazione”. Intorno alle 13, a Palazzo Chigi, un’altra cerimonia: quella del passaggio della campanella con il suo predecessore, Giuseppe Conte. Infine il primo Consiglio dei Ministri, durante il quale è stata ufficializzata la nomina del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Roberto Garofoli.

Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha aperto il cdm con un discorso sulle priorità dell’Esecutivo partendo da un presupposto – raccontano diversi partecipanti alla riunione – che una di queste priorità sarà quella di “mettere in sicurezza il paese”, anche grazie al lavoro di una squadra coesa e senza “interessi di parte”. “Il nostro sarà un governo ambientalista”, ha ancora detto il premier.

GIUSEPPE CONTE E MARIO DRAGHI