Sicuramente sono cambiati, ma, seppur sottotraccia, resiste la sacca di un M5s originario, riluttante ad uniformarsi alla linea europeista e filo atlantica della dirigenza del partito. Così mentre Giuseppe Conte incontra all’ambasciata americana a Roma l’incaricato d’affari Thomas Smitham e posta la foto sui suoi social, nelle chat pentastellate cresce il dissenso sull’opportunità di invitare il presidente ucraino Volodymyr Zelensky per una video call nell’Aula di Montecitorio. Continua su Dagospia