“Ci siamo visti qui due anni fa ed era una bella notte, per me questa è ancora più bella. Dopo due anni di governo nella peggiore situazione possibile”, il voto ci ha detto “non speriamo che voi siate ma voi siete”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che è anche presidente di Fdi e candidata capolista in tutte le circoscrizioni, commentando le elezioni europee dal comitato elettorale del partito. “L’Italia si presenta al G7 e in Europa con il governo più forte di tutti, è una soddisfazione e anche una grande responsabilità”.

“Voglio dire grazie – ha proseguito Meloni – a quella maggioranza di italiani che ha continuato a scegliere Fdi e il centrodestra, sono orgogliosa del risultato anche di Forza Italia e della Lega, che la maggioranza che governa questa nazione sia riuscita a crescere insieme. E’ un messaggio che arriva dagli italiani, ‘andate avanti’ e fatelo con maggiore determinazione se possibile”.

I DATI A LIVELLO NAZIONALE

Fratelli d’Italia cresce ancora al 28,9%, bene anche il Pd targato Schlein che è al 24,5. M5s crolla invece al 10,5%, tallonato da Fi-Noi Moderati che va al 9,2% e supera una Lega (all’8,5%) che non monetizza apparentemente l’effetto Vannacci, con il generale che comunque viene eletto all’Eurocamera. Risultato lusinghiero per l’Alleanza Sinistra e Verdi (al 6,8%) che esulta e manda Ilaria Salis a Strasburgo. Fiato sospeso, invece, per Stati Uniti d’Europa che all’ultima proiezione – la quinta – balla sotto la soglia del 4%, (3,9%) così come Azione di Carlo Calenda quotata al 3,2%.

Ma uno su tutti è il dato che balza agli occhi. Ed è il nuovo record storico dell’astensionismo: solo il 49,67% degli aventi diritto – meno di un italiano su due – si è recato alle urne (alle ultime europee nel 2019 erano stati il 54,5%, in calo rispetto alla tornata del 2014 quando la percentuale era stata del 57,22%). Un dato, ma soprattutto un trend, che apre una riflessione sia nei partiti di maggioranza che di opposizione.