Sorprese della vita. Le canzoni di Emma Marrone non mi sono mai piaciute: nulla di personale, questione di gusti, la Marrone è una artista che non ha mai destato il mio interesse. Però venerdì scorso Emma Marrone ha inanellato, in un momento difficile come può essere quello in cui un dialogo viene strappato al tempo di un concerto, una serie di parole perfette a proposito di accoglienza, intolleranza, rispetto per il prossimo. E ha pianto. Ha pianto come fanno le anime sensibili, che si commuovono a stomaco vuoto, senza pistole alla schiena e magari con la coscienza pulita. Ha pianto, forte di quella debolezza che ci induce a credere che le lacrime sono più facili da versare che da spiegare.

In un semplice susseguirsi di frasi semplici, lineari, in un boato di concetti chiari che si espandono in una agorà di merda e violenza senza senso, Emma Marrone ha trovato la forza di dire a quei mentecatti che la insultano sul web (“apri le cosce invece che aprire i porti”) la più profonda delle frasi, dirompente e intelligente.
Ha detto: “Io non diventerò mai come voi”. Ora è la mia cantante preferita. Belle sorprese della vita.