Continua a far discutere la “risoluzione” Sicilia all’interno del Partito Democratico. A una settimana dalla cacciata di Davide Faraone e all’annullamento dell’esito delle primarie – si sono tenute il 13 dicembre scorso, ma senza Teresa Piccione che si era ritirata – la direzione nazionale ha individuato il nuovo commissario: si tratta del parlamentare brindisino Alberto Losacco. Sulla vicenda è intervenuta una renziana di ferro come Maria Elena Boschi: “Sul caso Faraone occorrono delle spiegazioni, dobbiamo evitare il rischio di cercare di tenere fuori partito chi ha dato un contributo fondamentale e ha vinto un congresso”, ha detto l’ex ministro. Lo stesso Faraone si è lamentato della natura politica della decisione (altro che regolamentare…) e che la commissione nazionale di garanzia sia finita in mano alle correnti. A quanto pare perché il senatore rappresentava un impedimento a un principio d’accordo fra esponenti del suo partito e il Movimento 5 Stelle: “Per noi l’unica soluzione in caso di crisi è tornare alle elezioni, non ci sono accordi possibili con M5S, il problema non è solo Di Maio che ha già dimostrato i propri limiti” ha aggiunto la Boschi. Nel corso della direzione nazionale del Pd, ha preso la parola anche Lorenzo Guerini, altro renziano: “Caro Nicola – avrebbe detto Guerini, rivolgendosi a Zingaretti – se c’è un dirigente politico, un parlamentare apprezzato come Davide Faraone, che si autosospende, il capo di una comunità ha il dovere di recuperarlo a questa comunità”.