Mentre l’assessorato al Territorio di via La Malfa diventa ostaggio dei progettisti del nuovo centro direzionale, che nel giro di qualche anno dovrebbe demolire l’edificio per fare spazio alle tre torri della Regione, proprio in quell’assessorato, presieduto da Toto Cordaro, potrebbe crearsi prestissimo una fila infinita. Quella degli aspiranti gestori dei lidi balneari che, in virtù di una norma inserita nel “collegato” alla Finanziaria, si apprestano a una grande corsa per richiedere le concessioni demaniali temporanee che il governo si appresta a rilasciare. “Nelle more dell’approvazione dei piani d’utilizzo del demanio marittimo – si legge nel testo – è consentito il rilascio di autorizzazioni di durata breve, attraverso procedure amministrative semplificate, per l’occupazione e l’uso di limitate aree demaniali marittime”.

Non più di mille metri e non più di 120 giorni, non prorogabili nello stesso anno solare. Si apre così la partita delle spiagge, in attesa che nel 2020 si bandiscano gare pubbliche per l’assegnazione dei lidi, in seguito alla presentazione dei PUDM (piani di utilizzo del demanio marittimo) da parte dei Comuni. Nelle more, si va avanti per decreto e senza paletti certi. Tutti cercheranno di ritagliarsi un posto al sole per l’estate 2019, che pare più vicina di quanto in realtà non sia.