La cancellazione della conferenza dei capigruppo convocata per ieri, con un rallentamento continuo (e insopportabile) per l’approvazione della Finanziaria, ha mandato su tutte le furie anche un uomo solitamente controllato come Claudio Fava. Il presidente della commissione regionale Antimafia, e deputato dei Cento Passi, ha tuonato contro il governo e la sua pseudo-maggioranza: “L’incapacità di questa maggioranza di affrontare l’aula su un tema centrale come la legge finanziaria certifica ancora una volta che una maggioranza non esiste più annesso che sia mai esistita. Da oltre un anno il Governo regionale sopravvive alla giornata. Stiamo assistendo – ha aggiunto Fava – ad un tentativo imbarazzante di raccattare i voti necessari per approvare questo testo: uno spettacolo imbarazzante per il Governo e umiliante per l’aula chiamata a ratificare come un notaio”. Il deputato dei Cento Passi non ha risparmiato critiche anche al governatore Musumeci: “Mentre le annunciate riforme restano solo mitologia elettorale, un governo moribondo rispolvera l’idea del ponte sullo Stretto, nella regione dove non esiste una rete ferroviaria degna di questo nome e le strade crollano letteralmente a pezzi. A questo punto – conclude Fava – per Musumeci l’unica via d’uscita dignitosa sono le dimissioni, a meno che non prevalga il “si salvi chi può” tra pezzi della maggioranza e dell’opposizione inventandosi un bel governo tecnico che di tecnico avrebbe solo la vocazione all’inciucio”.