Alla cena romana di Mara Carfagna erano presenti un paio di deputate siciliane, diretto riferimento del coordinatore siciliano azzurro, Gianfranco Miccichè. Si tratta di Matilde Siracusano e Urania Papatheu, che sembrava pronta a correre per le Europee prima di fare spazio (in extremis) a Gabriella Giammanco. Nell’isola la posizione più consolidata è quella che fa capo a Micciché: da sempre in disaccordo con le posizioni di Salvini, qualche giorno fa è tornato da Arcore convinto di aver fatto cambiare idea a Berlusconi: non ci si deve schiacciare su posizioni sovraniste. Anche se è difficile capire come: Lega e Fratelli d’Italia sono due partiti sovranisti, ognuno a modo proprio, e Forza Italia ha perso la sua centralità all’interno dello schieramento, come ribadito da Raffaele Stancanelli recentemente a Buttanissima. Questo lungo percorso di riposizionamento potrà andare avanti a livello nazionale, dove è difficile prevedere quando si tornerà al voto. Ma nelle Regioni, a partire dall’Umbria, Forza Italia resiste al vincolo della grosse coalition. Più defilata la posizione di un’altra donna, come Stefania Prestigiacomo, che ha comunque negato qualsiasi avvicinamento a Renzi. Schifani, invece, ha preso posizione contro questa deriva correntizia, anche se non ha mai negato il proprio malumore nei confronti di Salvini.