E’ partita oggi, con il tema d’italiano, la lunga corsa degli esami di maturità. Nelle sette tracce proposte agli studenti dal Miur, trova spazio una buona fetta di Sicilia. Le due prove di sono “Il porto sepolto” di Giuseppe Ungaretti, opera confluita nel 1942 nella raccolta L’allegria, e Leonardo Sciascia, lo scrittore di Racalmuto, con un brano tratto dal romanzo “Il giorno della civetta”. Il celebre romanzo pubblicato nel 1961, è la seconda traccia dell’analisi del testo proposto ai candidati. Ai ragazzi viene chiesto di sintetizzare il suo contenuto, incentrato sulla denuncia alla mafia e di rispondere a delle domande sulla comprensione del testo, facendo un chiaro riferimento alle vicende e al dialogo che intercorre tra il capitano dei carabinieri Bellodi e la famiglia dell’ucciso Colasberna.

I tre temi di tipo argomentativo sono quello che si ispira a Corrado Stajano e alla sua “Eredità del Novecento”, quindi un brano di Tomaso Montanari sull’uso del futuro e uno dello scrittore Philip Fernbach sull’illusione della conoscenza. Tra le proposte per l’esame, e qui si entra nei due temi di attualità, una dedicata al “ruolo sociale” di Gino Bartali, il campione di ciclismo nominato giusto tra le nazioni per aver salvato numerosi ebrei, e una sul generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, ucciso dalla mafia con la moglie Emanuela Setti Carraro, nel 1982, a Palermo. Agli studenti viene chiesto di redigere un elaborato traendo spunto dalla drammatica vicenda attraverso letture e conoscenze personali. Gli studenti siciliani che affrontano quest’anno la Maturità sono 47.700. Ieri il governatore dell’Isola, Nello Musumeci, ha voluto inviare loro un incoraggiamento: “Vi abbraccio con la stessa emozione di un padre che accompagna i propri figli davanti al cancello di scuola. In bocca al lupo”.