“Se il calo dei contagi sarà confermato anche questa settimana, potremo revocare la zona rossa e tornare a respirare in zona arancione”. Lo ha detto Nello Musumeci intervenendo nel pomeriggio a ‘Oggi è un altro giorno’, la trasmissione di Rai Uno. A pochissimi giorni dalla minaccia di lockdown – avanzata senza il conforto di un’evidenza scientifica (erano trascorsi appena cinque giorni dall’inizio delle “zona rossa”) – Musumeci pare rinfrancato dal raffreddamento della curva. Nella settimana appena conclusa, come certificato dai dati della Protezione civile nazionale, i nuovi positivi in Sicilia sono 9023, il 28,8% in meno rispetto alla settimana precedente, quando si era registrato il valore più elevato dall’inizio della pandemia. I tamponi positivi sono pari al 23,1% delle persone testate, in sensibile diminuzione rispetto al 29,9% della settimana precedente.

Si va nella direzione auspicata dalla Lega, che è tornata a chiedere un ripristino delle condizioni minime di sopravvivenza per commercianti e ristoratori. “Siamo alla seconda settimana di zona rossa – ha spiegato inoltre Musumeci -. Per fortuna i dati cominciano ad essere incoraggianti ma il numero delle perdite resta ancora alto. Ho esortato i prefetti dell’Isola ad aumentare i controlli sul territorio per il rispetto dell’ordinanza e mi è stato assicurato che avrebbero impiegato ulteriori risorse”. L’altro tarlo è rappresentato da Vaccinopoli, che ha investito Scicli, Petralia e Alcamo: “L’assessore Ruggero Razza – ha detto Musumeci – ha già predisposto due indagini interne. Se così fosse, non solo saranno somministrate le sanzioni ma la nostra condanna sarà assoluta, senza se e senza ma. Abbiamo il dovere di identificare le responsabilità”. “Fare la seconda dose” a chi ha bluffato sulla prima, ha poi specificato Musumeci, “sarebbe come avallare un comportamento scorretto”. Un pensiero tutto da interpretare.

Il numero degli attuali positivi è pari a 47654 (valore più elevato dall’inizio della pandemia), 1229 in più rispetto alla settimana precedente, mentre le persone in isolamento domiciliare sono 45996, 1201 in più rispetto alla settimana precedente. I ricoverati sono 1658, di cui 227 in terapia intensiva. Rispetto alla settimana precedente sono aumentati di 28 unità (di cui +19 in terapia intensiva). Nella settimana appena conclusa si sono registrati 121 nuovi ingressi in terapia intensiva (in aumento dell’8% rispetto ai ai 112 della settimana precedente). Il numero dei guariti (78872) è cresciuto di 7557 unità rispetto alla settimana precedente. La percentuale dei guariti sul totale positivi è pari al 60,8% (era il 59,1% domenica scorsa). Il numero dei deceduti, pari a 3226, è aumentato di 237 unità. Il tasso di letalità (deceduti/totale positivi) è pari al 2,5% (come domenica scorsa). Infine, i ricoverati complessivamente rappresentano il 3,5% degli attuali positivi (i ricoverati in terapia intensiva lo 0,5%).