Un altro politico finito nel mirino della magistratura termitana è il sindaco di Termini Imerese, Francesco Giunta. A suo carico, oltre all’accusa di voto di scambio (Giunta decideva di far assumere un elettore a piacimento di Rio Agostino, in cambio dell’appoggio elettorale di quest’ultimo) anche quella di peculato. Secondo il pubblico ministero titolare delle indagini, Giunta ha utilizzato l’auto del Comune “per recarsi da una donna con la quale aveva rapporti sessuali”. Negli atti dell’inchiesta si elencano sei incontri a “luci rosse”, senza risparmiare alcun dettaglio: dalla lunghezza del percorso effettuato per arrivare a casa di lei, fino alla permanenza del sindaco nell’abitazione dell’amante. Il Movimento 5 Stelle è subito partito all’attacco: “Per l’ennesima volta purtroppo – sottolineano il deputato Ars Luigi Sunseri e la consigliera comunale termitana Maria Terranova – la città di Termini Imerese si trova investita da inchieste giudiziarie che riguardano sempre gli stessi reati, dal voto di scambio al peculato. Chiediamo un immediato passo indietro al sindaco Francesco Giunta per rispetto della città”.