Non aver vigilato sul lavoro dei suoi studenti, che in un video su Powerpoint hanno accostato il decreto sicurezza di Matteo Salvini alle leggi razziali, è costato a una docente di Palermo, insegnante all’Istituto Tecnico Vittorio Emanuele II, una sospensione di 15 giorni da parte dell’ufficio scolastico. Protagonista della vicenda, suo malgrado, è Rosa Maria Dell’Aira, messa in croce da qualcuno dei suoi studenti che ha protestato dopo la presentazione del video in classe. Ma al di là del provvedimento dell’istituto – e dell’arrivo delle forze dell’ordine – il caso è tutto politico. La segnalazione infatti è partita dal Ministero dei Beni Culturali e ha investito tutto l’agone politico, senza tener fuori nessuno. In centinaia hanno partecipato a una manifestazione di solidarietà a Palermo, davanti alla scuola del misfatto. E in parecchi, compresi il Movimento 5 Stelle con una interrogazione parlamentare e il segretario del Pd Zingaretti, hanno auspicato un ritorno celere all’attività da parte dell’insegnante. La quale ha provato a giustificarsi per l’accaduto (l’ex presidente del Senato Grasso ha pubblicato il video incriminato nella sua versione integrale): “Mi sento particolarmente ferita, come se il mio lavoro non fosse un buon lavoro, a fronte della volontà di dare il meglio per i miei allievi – ha detto Rosa Maria Dell’Aira, cui è stato anche dimezzato lo stipendio per il periodo della sospensione – “Non c’era nessuna intenzione di fare politica, ho sempre lasciato che i ragazzi sviluppassero liberamente il loro pensiero”.