Duke Ellington sosteneva che ci sono solo due tipi di musica: la buona musica e tutto il resto. E chi, in questa estate palermitana, per diletto o per passione, ha voglia di ascoltare “la buona musica”, potrà farlo nella terrazza del Loggiato San Bartolomeo, nel suggestivo contesto della Kalsa, in quel che resta di un ospedale seicentesco. Situato accanto alla monumentale Porta Felice, il Loggiato è un luogo di grande qualità architettonica le cui luci, dopo anni di abbandono, si sono da poco riaccese; una meraviglia finalmente restituita alla città.

Feodor Dostoievsky diceva che abitiamo in un paradiso, ma spesso non ci curiamo di saperlo. Ebbene il Loggiato San Bartolomeo è un pezzo di quel petit paradis, che per un capriccio del destino si è posato su una città del mondo.
Un luogo sospeso, dove si incontrano terra e cielo, dove i venti tiepidi della sera ti accarezzano e ti preservano dalla vischiosità dello scirocco. E anche le emozioni rimangono lì, sospese tra terra e infinito. Questo è il loggiato San Bartolomeo.

E questa estate a rendere ancora più seducente l’atmosfera, già di per sé magica, contribuiranno le note di una rassegna jazz fortemente voluta dai vertici della Fondazione Sant’ Elia, Antonio Ticali e Angela Mattarella, e da Francesco Costanzo, anima, assieme a Toti Cannistraro, di un jazz club molto seguito in città da un fedele pubblico di appassionati, il Tatum Art che, abbandonata momentaneamente la storica location nel centro della Palermo barocca, ha dato il via a una serie di concerti sotto le stelle: concerti di musica colta e di seduzioni melodiche, di sussurri romantici e di furenti soffi di fantasia e genialità.

Nell’incantevole terrazza del Loggiato, affacciata sui monumenti e il mare di Palermo si avvicenderanno i nomi più prestigiosi del panorama jazz siciliano per farci respirare quelle atmosfere che solo il sound di questa musica riesce a creare.

Il primo di questi appuntamenti ha già visto sulla scena il trombettista Alessandro Presti con il suo “Alessandro Presti Quartet”, seguito dal concerto di due veterani del jazz palermitano, Gianni Gebbia al sassofono e Diego Spitaleri al piano, che per l’occasione hanno rivisitato gli standard della musica jazz, ma hanno anche proposto con successo brani originali e sempre verdi del loro repertorio.

La rassegna continuerà con Gaetano Riccobono, cantante e musicista dalla voce limpida, tersa e lucente, che sarà accompagnato dal suo quartetto, una ensemble dal gusto molto raffinato; e con Sergio Munafò, compositore e chitarrista di straordinario talento che assieme a Enzo Zirilli, Riccardo Lo Bue e al bravissimo Mario Bellavista, sempre brillante ed emozionante, ci avvolgeranno certamente con un jazz intimo, appassionato e all’un tempo intrigante.

Sarà la volta, poi, delle armonie rare e ambiziose di Vincenzo Palermo e della voce calda e sensuale di Pamela Barone, per continuare con le morbide e intense atmosfere della giovane cantante palermitana Simona Trentacoste e del suo Quartet.

Chiuderà la rassegna il “Giorgia Meli e Florinda Piticchio Double Set”, che vede protagoniste due delle più originali cantanti siciliane; e il “Tony Piscopo Quartet”, formazione di altissimo profilo che consente a Tony Piscopo, una delle voci più eleganti a ricercate a livello nazionale, di esibirsi su modulazioni inattese, sorprendenti e mai ripetitive.

Circumnavigando l’intramontabile “Blowin’ in the Wind” di Bob Dylan verrebbe da chiedersi quante altre terrazze dovrà sorvolare il jazz per trasformare questa città che pure è bellissima in un luogo di incanto e di libertà?
Certo è che sulla terrazza del Loggiato l’arte, la storia e l’azzurro del mare si fonderanno alla musica in un affresco coinvolgente per offrirci non solo performance sofisticate e di pregio ma anche uno spettacolo capace di suscitare un voluttuoso ventaglio di suggestioni ed emozioni. Senza fine.