Uno “sbirro nato”, un libro ed ecco le radici della mafia
“Uno sbirro nato”, avrebbe detto Sciascia. Come il leggendario capitano Bellodi de Il giorno della Civetta. Succede, quando l’uniforme è vocazione, attitudine a investigare, attenzione ai dettagli, capacità di leggere uomini e cose, di concatenare fatti avvenuti nel tempo per avanzare deduzioni basate su criteri oggettivi. Succede, se si mettono ragione ed etica al servizio della giustizia. Anche nella scrittura Giuseppe Governale è fedele a se stesso: generale dei carabinieri, una vita trascorsa nella trincea della lotta alla criminalità organizzata e al terrorismo, con incarichi operativi sempre più complessi, fino ad assumere nel 2015 il comando di una struttura d’élite dell’Arma come il Ros e a dirigere la Direzione investigativa antimafia dal 2017 al 2020. Ha lasciato il servizio attivo, Governale, ma non ha smarrito il “gusto per la verità”..