Jorge e il suo doppio. Borges, Bergoglio e la “argentinidad”
Jorge e il suo doppio. Che è il crisma della “argentinidad”, il carattere, il segno distintivo, la condizione umana di chi è argentino, per usare la definizione della Real Academia Española. Lo mette in chiaro in tutta la sua enciclopedica opera lo scrittore saggista poeta filosofo accademico bibliotecario traduttore Jorge Francisco Isidoro Luis Borges, detto Jorge Luis, monumento letterario del Novecento. E lo testimonia, per un altro verso, l’altro celeberrimo Jorge argentino, Jorge Mario Bergoglio, che compie ora nove anni di pontificato e non perde occasione per ribadire il suo orgoglio di essere “porteño”. “Porteño” di diritto. Nato nel 1936 a Buenos Aires, la città sull’estuario del Rio della Plata, che è fiume ma sembra mare. Jorge Uno e Jorge Dos, dunque. E viceversa. Come nel film “Tangos, el exilio..