Fascina in cenere. Azienda e
partito l’hanno già congedata

“La notizia, quella unica e vera, è che la figlia Marina ha autorizzato Antonio a dire che la famiglia sarà al fianco del partito. Non è un coinvolgimento personale diretto. Ma non è poco...”. Maurizio Gasparri, infilando la porta d’uscita prima che cominci la conferenza stampa di Antonio Tajani & C, offre la sintesi estrema del tentativo di tenere in vita Forza Italia ora che il padre fondatore non c’è più. Ma il coinvolgimento di Marina Berlusconi e dei suoi fratelli, indispensabile per la sopravvivenza e per poter immaginare un futuro del partito fondato dal Cavaliere (visti anche i 90 milioni di debiti), non è l’unica notizia che filtra dallo stanzone ultra affollato del palazzo che si affaccia su San Lorenzo in Lucina. Le altre due riguardano Marta Fascina, la..

Nel nome del padre (e della figlia)
Forza Italia dipende da Marina

Lo stato maggiore di Forza Italia dà appuntamento alla stampa per una conferenza nella sede nazionale del partito. È a due passi dalla Camera dei deputati, nello stesso stabile dov’era situata fino a qualche anno fa. Scalone seicentesco che introduce all’ingresso, bandiere di Forza Italia a contrappuntare i soffitti affrescati. Fin quando il Cavaliere non decise che costava troppo, l’affitto andava ad ingrossare la montagna dei 90 milioni di debito che il partito aveva (ed ha tutt’oggi) con il portafoglio di famiglia, e dunque il trasferimento due scale più in là. Ci sono ancora le bandiere di Forza Italia, ma niente più affreschi. La sala dove si presentano Antonio Tajani, i capigruppo alla Camera e al Senato Paolo Barelli e Licia Ronzulli, il capo delegazione al Parlamento europeo Fulvio Martusciello,..

Duomo ‘ngrato. Schifani al penultimo banco, dietro Miccichè

Per favore non mostrate a Renato Schifani, il reuccio di tutte le Sicilie, la foto scattata dentro il Duomo di Milano nel giorno dei funerali di Stato, celebrati in gloria e memoria di Silvio Berlusconi. E soprattutto non ditegli che il suo posto a sedere era due file di banchi più indietro rispetto a quello di Gianfranco Miccichè, il suo incubo delle notti, il suo callido e irredimibile nemico. Fate finta di niente. Non sottolineate lo sfregio stigmatizzato da quella foto, non insinuate il dubbio che lui è costretto a stare in piedi per farsi notare, mentre Miccichè, come tutti gli altri, sta comodamente seduto e per giunta, due file più avanti. Evitategli uno scatto d’ira o un travaso di bile. Usate, se potete, dei pannicelli caldi. Inventatevi dettagli, anche..

Orestiadi, un inno alla cultura da quasi mezzo secolo

Se un Festival arriva alla sua quarantaduesima edizione significa che ha saputo resistere con la capacità di rinnovarsi costantemente. Se questo avviene in Sicilia dove spesso anche le migliori intenzioni, le più belle iniziative hanno un respiro corto, se infine sopravvive ormai da molti anni alla morte di chi vi ha dato inizio, vuol dire che la Fondazione Orestiadi con le sue iniziative si è affermata come una realtà imprenscindibile nel panorama culturale della nostra terra. Domenica, nel corso della Marina di Libri di Palermo, abbiamo presentato il festival. Diretto da Alfio Scuderi e con la presenza di artisti di notevole valore, si conferma come il polo del contemporaneo in Sicilia, capace di attrarre l’interesse di tanta gente che a Gibellina incontra il teatro insieme ad altre iniziative nel settore..

Musumeci ai sindaci alluvionati
“Il governo non è un bancomat”

“Il governo non è un bancomat”. E’ la risposta paradossale che i sindaci alluvionati dell’Emilia Romagna si sono sentiti dare dall’esecutivo, per bocca del ministro della Protezione Civile Nello Musumeci, a quanto apprende l’Huffington Post. E sul commissario per la ricostruzione, ancora nessuna novità: “Il tema non è all’ordine del giorno”. Finisce male il secondo incontro sui soldi per le opere di somma urgenza, dopo l’alluvione che ha provocato 15 morti, devastando i territori di 44 comuni, tra cui principalmente le province di Ravenna, di Forlì-Cesena, Rimini, Bologna, Modena e di Reggio Emilia. A Palazzo Chigi si insedia il tavolo permanente per la gestione dell’emergenza, e il governo assicura “massima attenzione”. Ma sui soldi non c’è intesa. Anche perché i soldi da trovare sono tanti: una prima stima ufficiosa -..

Berlusconi e i magistrati: un assedio durato trent’anni

Ma come ha fatto? Per quasi trent’anni ha dovuto fronteggiare una macchina di guerra che non era quella gioiosa e spompata di Achille Occhetto ma quella d’acciaio e fiele messa in piedi da un esercito di magistrati – tutti coraggiosi, tutti valorosi, a tratti persino spocchiosi – che lo hanno accerchiato, assediato, asfissiato. Lui, Silvio Berlusconi, si è difeso con le unghia e coi denti. Non gli sono di certo mancati i soldi né il potere. Ha schierato in campo il fior fiore degli avvocati. Ma se oggi, in un qualche angolo del cielo, qualcuno gli chiedesse di ricostruire le fasi della sua guerra con la giustizia non avrebbe altro modo se non quello di proiettare su uno schermo i numeri e le immagini di un’avventura che ha riguardato solo..

Senza Berlusconi addio centro
Così la destra è tutta di Meloni

Se non ci fosse stato il ricovero, proprio due giorni fa, sarebbe stata prevista ad Arcore una riunione per il famoso restyling di Forza Italia. Con Silvio Berlusconi sempre al centro e, tutt’attorno, un valzer di coordinatori, aspiranti tali, presunti astri nascenti, presunte stelle cadenti, finte mogli e nuovi cerchi attorno al magico, pur essendo la magia pressoché spenta. E per una settimana, tra spifferi, mezze verità, mezze bugie, ambizioni personali è andato in scena, per dirla col poeta ma tant’è, tecnicamente e senz’offesa, “l’ultimo girotondo attorno al letto del moribondo”, tanto surreale quanto paradossale, essendo tutti, da quelle parti, a conoscenza della cartella clinica del Cavaliere. Continua sull'Huffington Post

In Europa Meloni vuole cambiare
tutto ma potrà cambiare poco

Ha suscitato notevole interesse l’intervento di Mario Draghi al Mit di Boston. Non solo perché l’ex premier parlava per la prima volta di politica estera (e non solo) in una sede prestigiosa da quando aveva lasciato la guida del governo. Ma soprattutto perché ha espresso una posizione molto netta. Le sue parole hanno avuto un taglio politico innegabile e come tali si sono rivolte a un ampio ventaglio di protagonisti e comprimari della scena italiana. Draghi in sostanza ha stabilito un nesso diretto tra il futuro dell’Unione europea e le prospettive dell’Alleanza atlantica. Come dire che per molti anni ancora l’Europa avrà bisogno dell’America e quest’ultima a sua volta avrà bisogno di un’Europa compatta e consapevole del proprio destino, che è tutto all’interno della cornice occidentale. Ne deriva che la..

Kalhesa. Estate di grande jazz davanti al mare di Palermo

All’ombra delle Mura delle Cattive, di fronte al lungomare del Foro Italico Umberto I, c’è un luogo suggestivo che oscilla tra tradizione e innovazione. E’ il Kalhesa, situato all’interno dello splendido Palazzo Forcella de Seta. E’ in questo luogo pieno di fascino che gli appassionati di jazz potranno ritrovarsi quest’estate per vivere la magia di “Kalhesa Jazz Song”, rassegna che sotto la direzione artistica di Francesco Costanzo ci accompagnerà concerto dopo concerto dalla metà di giugno fino ai primi del mese di agosto. A inaugurare il cartellone, venerdì 16 giugno, sarà Elisa Pinelli, versatile cantante palermitana, con il suo Elisa Pinelli 5et, che mette in comunione cinque elementi dal sound eclettico, gradevole e simultaneamente frizzante, con una forte influenza jazzistica nell’uso degli standard americani ed italiani della tradizione popolare e..

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