Le complessità del mondo in mano ai furbi dilettanti

Non riesco a capire perché stiamo tanto a stracciarci le vesti (giornalisticamente parlando) per Alessandro Di Battista che sta per partire per Mosca promettendo un ennesimo dei suoi reportage da gaudente globetrotter, frutto a suo dire di una personale esigenza "a capirne di più". Cioè, non comprendo perché il viaggio di "Dibba", che viene ormai etichettato ex parlamentare, ex 5Stelle ed ex chissàcos'altro - un po' come il buon Daniele Piombi quando nei manifesti delle serate gli scrivevano "presenta Daniele Piombi della Rai-Tv" - debba occupare diversi centimetri quadrati, su carta e on line, della nostra già malmessa informazione quotidiana. Sarebbe bastato, nel momento in cui l'«ex» annunciava solennemente sui suoi social della personale iniziativa, e nel caso qualcuno ne avesse avuto voglia, apporre affettuosamente un like o augurargli semplicemente..

E Giorgia Meloni
fa fuoco e fiamme
contro i talk-show di La7

Ma che succede nel dorato e luccicante mondo dei talk-show, lì dove ai conduttori è concessa ogni sbavatura e ogni sbracatura? Che succede nel paradiso del dibattito, in quel luogo geometrico della democrazia trasformato giorno dopo giorno in una vetrina sempre aperta per ogni sfrenato narcisismo, per ogni pensiero illogico, per ogni azzardo senza freno e senza vergogna? Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia – un partito che certamente ha dieci, cento, mille difetti – fa fuoco e fiamme e minaccia querele a palate contro La7 che l’avrebbe offesa e insultata per un giorno intero: conduttori di ogni genere e qualità, da Lilli Gruber a Giovanni Floris, e ospiti di ogni peso e rango, da Ginevra Bompiani a Enrico Letta, l’hanno accusata di misoginia, di omofobia, di “una propaganda di..

Si chiude il lungo
regno di Orlando.
Senza rimpianti

"Dove sono le mie legioni?”. Per trentotto anni ha dominato la Palermo “regia e conventuale” con l’alterigia dell’uomo mandato dalla provvidenza per redimerla da tutti i peccati, per liberarla dai boss e dai picciotti di Cosa nostra, per purificare ogni vicolo del centro storico e ogni angolo di periferia. Ma ieri, quando ha lasciato Palazzo delle Aquile per fare posto al nuovo sindaco della città, sembrava stordito e smarrito come l’imperatore Augusto dopo la disfatta di Publio Quintilio Varo nella foresta di Teutoburgo: “Varo, ridammi le mie legioni”. Per trentotto anni ha governato nel nome dell’antimafia e ha incipriato il suo potere con slogan, beceri e ribaldi: “Il sospetto è l’anticamera della verità”, predicava in giro per le chiese dei gesuiti e per le aule dei tribunali. E se qualcuno..

Riecco Giletti.
Dal disastro di Mosca
al Colosseo

La coraggiosa e sfortunata missione di Massimo Giletti a Mosca, culminata nel tentativo, fallito, di fare incontrare Putin e Povia, apre nuove prospettive a un genere invecchiato come il talk show. Grazie a Giletti nasce il talk show d’avventura, che appassiona il pubblico perché mette a repentaglio non solo la reputazione (come il talk show classico), ma anche la vita del conduttore e degli ospiti. Ecco che cosa prevedono i palinsesti per la prossima stagione. Dopo il match di andata sulla Piazza Rossa, ecco quello di ritorno, nella suggestiva cornice del Colosseo. Molto difficile che Giletti possa recuperare il risultato catastrofico dell’andata, ma l’importante è provarci. La delegazione russa sarà guidata dalla ormai popolarissima Maria Zacharova, in arte Dominatrix, in completo di lattice nero. Un mito per la comunità sadomaso..

L’insopportabile retorica della Palermo che cambia

Sarebbe bene scrivere le cose fuori dall’onda emozionale, però. Però Palermo è questa, Palermo è la stessa di sempre, e quando il 23 maggio ci emozioniamo all’applauso all’albero Falcone fingiamo di non sapere che quelle diecimila persone non sono rappresentative di niente, sono una goccia nel mare della milionata di gente che vive come sempre ha vissuto e sempre vivrà, fottendosene di tutto e di tutti, e questo, attenzione, a prescindere da Orlando, Lagalla o Miceli. Palermo è Palermo indipendentemente dalla sua guida. Palermo è il presidente di seggio che non si presenta al seggio perché forse gli secca e deve andare a mare, Palermo si eccita per il Palermo che forse stasera va in B e per poco altro, Palermo è quella di quaranta, trenta, vent’anni fa. Lo zoccolo..

Gerenza

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