E’ la personalizzazione della politica spinta alle estreme conseguenze. L’impronta di Matteo Salvini travalica il Ministero dell’Interno, di cui è responsabile, e macchia la giustizia. O meglio, gli uomini che la amministrano. Non importa ciò che fanno i magistrati e perché lo fanno, cioè che conta è l’uniformità, o meno, al pensiero del vice-premier. L’articolo completo su ilfoglio.it