Il forte vento e il mare agitato frenano nuovi sbarchi a Lampedusa – nella notte non si sono registrati approdi – ma rallentano i trasferimenti. Sono 1.500 gli ospiti dell’hotspot di contrada Imbriacola, a fronte di una capienza massima di 250 persone. In duecento hanno trascorso la notte accampati sul molo Favaloro, sotto una tenda predisposta dai Vigili del Fuoco. Circa 200 profughi, con un traghetto di linea, hanno raggiunto ieri sera Porto Empedocle, per essere smistati in seguito in alcuni centri d’accoglienza della provincia di Ragusa. Altri 312 sono stati portati sulla nave quarantena «Allegra». Una seconda nave, la «Azzurra», è arrivata appositamente a Lampedusa per continuare i trasferimenti e alleggerire le presenze nell’hotspot. Ma non ha potuto imbarcare altri ospiti per le avverse condizioni meteo.

E mentre la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, torna a proporre il blocco navale “per fermare gli scafisti e le Ong che speculano sulle tragedie”, Matteo Salvini ha contattato la ministra Lamorgese auspicando un piano di interventi per evitare una escalation degli arrivi. Nei prossimi giorni verrà fatto il punto con il premier Draghi, che la responsabile del Viminale ha sentito in giornata: si va verso la costituzione di una cabina di regia per affrontare il dossier insieme a tutti i ministri coinvolti. La stessa Lamorgese sarà tra una decina di giorni a Tunisi proprio per affrontare il tema migranti.

Musumeci: l’ipocrisia di Roma e Bruxelles farà altri morti

“Non è con le sole buone volontà che si risolve il dramma umano dei migranti nel Mediterraneo. Tutti sanno che nelle prossime settimane moriranno altri innocenti (quasi sempre donne e bambini) nel loro disperato viaggio verso le coste siciliane, ma nessuno muove un dito, né a Roma, né a Bruxelles. A gestire questa infinita tragedia hanno lasciato la Sicilia, Lampedusa in testa, con i nostri sanitari, i nostri volontari e i pochi uomini in divisa. Ho chiesto di incontrare il ministro dell’Interno per rinnovare, con il sindaco dell’isola, il nostro appello: Roma punti i piedi con l’Unione europea e pretenda subito la solidarietà più volte invocata dal Pontefice: tutto il resto è vergognosa ipocrisia”. Lo ha dichiarato il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, dopo lo sbarco di duemila migranti a Lampedusa negli ultimi due giorni.