Anche il silenzio
ha una sua violenza
La violenza la vediamo ovunque: irruenta, improvvisa, sussultoria. Si è già detto tanto anche sulle “azioni violente”, sull’”agire violento”; sappiamo anche quanto sia bruciante quella violenza del “NON agire”, quella violenza del “non fare” del “non affrontare”. E quanto bruci quel silenzio, quel logorio che consuma, che trova spesso nei rapporti umani di qualsivoglia natura il proprio pasto prelibato. C’è però un’altra forma di violenza che è talmente sottile che non si avverte subito se non quando i tuoi argini sono già emarginati. E’ la violenza del silenzio. Ancora più odiosa per chi come noi, animali dotati di parola, (alcuni di gran lunga più dotati), prova disagio al cospetto della voragine che si crea fra due interlocutori al momento del silenzio. Lo colmiamo in ogni modo; c’è chi ha bisogno..