Guerra in Ucraina, si riunisce il G7
Mosca minaccia un’escalation

È il giorno dopo la pesante offensiva missilistica russa contro le città ucraine, che ha causato 19 morti e oltre 100 feriti. A fornire il bilancio è il ministro dell'Interno ucraino, Denys Monastyrskyi, durante un telethon nazionale, scrive Ukrinform. "In realtà, si tratta del secondo attacco missilistico massiccio dopo il 24 febbraio e, probabilmente, del più grande bombardamento della storia in termini di infrastrutture energetiche importanti. Ora può essere chiamato terrorismo energetico, una continuazione del terrorismo nucleare e mi riferisco alla centrale di Zaporizhzhia, continuamente bombardata dai russi". Proprio Zaporizhzhia è stata colpita nuovamente nella notte, si contano almeno 15 esplosioni, "le forze russe hanno preso di mira un sito infrastrutturale" nella città, rende noto il governatore dell'Oblast, Oleksandr Starukh. Continua sull'Huffington Post

Dai fuffaioli alla fuffa di chi (non) vigila sui giornalisti

Non bastavano i velinari e i leccaculisti, i truffaldi e i pagnottisti. S’avanza una nuova generazione di giornalisti: i fuffaioli. Sono generalmente dei tipi simpatici. Ogni giorno riempiono pagine e pagine di retroscena anche quando non hanno un solo retroscena da raccontare. “Inventati qualcosa”, intima il vulcanico direttore. E loro scrivono, scrivono… Stando ben attenti però a non sfiorare le questioni scabrose, a tenere le penne fluviali lontane dai tetti che scottano, dagli scandali o dalle malversazioni, dalle arroganze o dalle spregiudicatezze di cui si compone purtroppo la storia quotidiana dei governi e dei cerchi magici, della Regione e dei Comuni. E’ il giornalismo della fuffa, bellezza. Quello che non mette mai il ditino nell’acqua calda, che trasforma le veline dei potenti in interviste e i vuoti d’aria in libertà..

Conte a pugno chiuso soffia
la piazza della Cgil a Letta

Giuseppe Conte non è più straniero nella piazza rossa della Cgil. Il leader M5s si presenta all'ultimo momento, poco prima che dal palco prenda la parola Maurizio Landini. "Ha deciso quando ha capito che Letta non ci sarebbe venuto", dicono i boatos dell'organizzazione. Vero o no, la cinghia di trasmissione della Cgil se ancora gira, gira per il M5s. Si salda un asse sul lavoro, ma anche sulla pace. Ma lo testimoniano più di tutto i capannelli di lavoratori che avvicinano Conte per dirgli di continuare a stare "da questa parte", a sinistra, che gli chiedono di intervenire sulla vertenza della Perugina, su quella della Tim a Roma, che gli suggeriscono di fare un'alleanza con gli altri partiti progressisti. "Ma non stiamo parliamo del Pd, eh?", mettono in chiaro. Continua..

Il fascismo che c’era e l’eterno fascismo che non c’è

"Muerte de un ciclista", un film spagnolo degli anni Cinquanta e l’eterno fascismo italiano. La censura e il ridicolo. Uno spettro si aggira per l’Italia, lo spettro del ritorno del fascismo. Nel frattempo che la guerra abbaia alle porte d’Europa. A conferma della celeberrima affermazione di Marx per cui “La storia si ripete sempre due volte, la prima come tragedia, la seconda come farsa”, ci sono le grida degli influencer. Il fatto è che la categoria, fatta di uomini e donne dai più ritenuti al vertice della società attuale (tanto da farsi, ad esempio, perfino un selfie col capo dello Stato senza neppure sfilarsi gli occhiali da sole), nell’attuale vicenda politico-elettorale ha dimostrato di contare zero. Altro che uno vale uno. In questo contesto l’Istituto Cervantes, che promuove l’insegnamento e..

La strategia Pd: cambiare nulla
per essere sicuri che nulla cambi

È il dettaglio che rivela il tutto, inteso come rimozione e finzione, quel "non è stato una catastrofe" pronunciato da Enrico Letta e assunto come base di discussione da tutti (o quasi). Perché all’ombra della "grande rimozione" va in scena il rito, per dirla col poeta, del "tutti coinvolti, tutti assolti", alla fine del quale alla domanda sul "perché si è perso" la risposta resta evasa, in un festival di solenni citazioni: chi il Vangelo, chi lo Spirito Santo, chi San Paolo, ed è davvero un peccato che Marx sia morto e chi lo ha letto non si senta tanto bene. Continua sull'Huffington Post

Lo stillicidio sul Viminale.
Così Salvini incastra la Meloni

Come in un gioco dell’oca, si torna sempre alla casella di partenza, il Viminale, a nove giorni dall’insediamento delle Camere e a ben quattordici dall’inizio delle consultazioni. Richiesto, per l’ennesima volta, da Salvini che, per tenere alta la trattativa, ha schierato a sostegno il suo Consiglio federale. E forse questo stillicidio quotidiano su nomi e caselle, destinato a trovare una forma solo a ridosso delle prime scadenze istituzionali, già rivela un difetto di impostazione. Tanto valeva prendersi qualche giorno di pausa per smaltire le fatiche elettorali e l’euforia da post voto. L’idea di rinunciare ai festeggiamenti per la vittoria, al fine di trasmettere l’immagine di una classe dirigente operosa rispetto alle esigenze del paese, si sta già rovesciando nell’opposto: un gioco tattico, che non è ancora una compiuta trattativa, ma..

Ridate a Cortese ciò che una giustizia malsana gli ha tolto

Il bagno di folla che ieri ha accompagnato, da Palazzo delle Aquile fino alla Cattedrale, la cittadinanza onoraria concessa all’ex questore Renato Cortese dal sindaco Lagalla non era solo la testimonianza di affetto di una città a una persona per bene, a un impeccabile uomo delle istituzioni, a un investigatore che ha raso al suolo i boss della mafia stragista, da Giovanni Brusca a Bernardo Provenzano. Era il segno che a Palermo - soprattutto a Palermo - è cambiato il comune sentire. Prima la città scendeva in piazza per applaudire giudici e magistrati, qualunque cosa facessero. Credeva di lavare così il sangue delle vittime abbattute dal piombo e dal tritolo mafioso. Col tempo ha scoperto che ci sono pure giudici e magistrati che si inventano accuse inesistenti, che montano processi..

Col maxi-scudo di Macron
le bollette non aumentano

La differenza sta nell'approccio ai tavoli di Bruxelles: Parigi è a favore di un intervento condiviso a livello europeo per limitare i prezzi del gas, Berlino no, o meglio fa di tutto per rallentarlo. Ma mentre si fa un gran parlare del maxi piano da 200 miliardi annunciato in Germania dal Cancelliere Olaf Scholz che ha innervosito mezza Ue, la Francia ha già fatto da sola e i risultati sembra stiano cominciando a manifestarsi. A settembre, secondo le stime flash di Eurostat, il tasso annuo d'inflazione nell'Eurozona ha fatto segnare l'ennesimo record passando dal 9,1% di agosto al 10%. A determinare l'ulteriore aumento, ha spiegato l'ufficio statistico dell'Ue, è stato al solito il rincaro dei prezzi dell'energia che com'è noto si sta facendo sentire anche in Italia: qui, l'indice dei..

Un tweet della Meloni su Buttanissima. Dedicato al Balilla

Chapeau. Giorgia Meloni ha ripreso in un twitter il “canto in memoria di chi non c’è più” scritto da Pietrangelo Buttafuoco e pubblicato da questo giornaluzzo con un titolo marcatamente romantico e all’un tempo politico: “Una storia di famiglia, la destra”. Inutile negarlo: la sensibilità della leader di Fratelli d’Italia e, soprattutto, la sua gentilezza nei confronti di una testata che di certo non le è stata vicina in questa campagna elettorale, offrono un’immagine opposta alla volgarità di certe faccette nere siciliane, sguaiate e impresentabili. Ricordate il Balilla, quel ridicolo padroncino dell’assessorato al Turismo che insultava a colpi di “suca” chiunque si azzardasse a criticare le sue spese pazze, le sue sbracature da parvenu al festival di Cannes, le sue fittissime relazioni con l’editore della Gazzetta dello Sport, le sue..

Di Maio a pezzi dopo la disfatta
Ma tranquilli: non morirà di fame

La carriera politica dell'ex leader del Movimento 5 Stelle e attuale, anche se ancora per pochi giorni, ministro degli Esteri del Governo Draghi, Luigi Di Maio, non sembra destinata a fermarsi con la disfatta appena riportate alle elezioni politiche del 25 settembre, dove il suo partito, Impegno Civico, ha raccolto un misero 0,6 per cento. Una percentuale che non ha consentito la rielezione dell'ex enfant prodige di Beppe Grillo. Il ragazzo è giovane (ha compiuto da poco 36 anni) e combattivo e, di esperienze di tutto rispetto ne ha fatte molte; vicepresidente della Camera, ministro del Lavoro, ministro dello Sviluppo Economico nei Governi Conte e ministro degli Esteri con Mario Draghi. Continua su Dagospia

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