Ribellarsi per capriccio: la lezione più bella di Battiato

La morte di Battiato mi fa tornare alla mente una vecchia storia. La voce del padrone, anno 1981, è uno dei dischi italiani più belli di sempre, un capolavoro di musica, parole, arrangiamenti, un miracolo che ruppe gli schemi. Fu il primo disco a superare il milione di copie e, di fatto, consacrò Battiato. Battiato, per quanto folle possa sembrare, odiava quel disco. Odiava soprattutto Centro di gravità permanente. Col tempo, nei concerti, di quel disco concedeva pochissimo. Sapeva di deludere il pubblico ma pazienza. Con La voce del padrone i discografici pensarono di avere trovato la gallina dalle uova d’oro. L’anno successivo si aspettavano un album fotocopia, un altro disco da un milione di copie. Battiato, spiazzandoli, uscì con L’arca di Noè, album ostico con l’unica eccezione di Voglio..

Il Ponte è già costato un miliardo. Retroscena di un inganno

Tra giugno e luglio saranno sospesi i collegamenti ferroviari tra Siracusa e Catania e nel frattempo ripartono i fuochi di artificio sul Ponte sullo Stretto... Si tratta di un’ossessione, di un accanimento terapeutico, di una Sindrome di Stoccolma che ha contagiato anche Nello Musumeci e i 5 Stelle. Tutti. Altro che transizione ecologica. Chi è in buona fede e non conosce il territorio, non sa che la ferrovia a Messina per essere collegata al Ponte dovrebbe attraversare la città per venti chilometri e essere portata a novanta metri di altezza. Ugualmente sulla costa calabrese bisognerebbe partire da Gioia Tauro per rifare un tratto ferroviario nuovo, bucando montagne e colline della costa viola, tra Bagnara e Cannitello, passando da Scilla, un luogo incantevole già pieno di colate di cemento. In tutto..

La sinistra se n’è fatta una ragione: ora datele un Ponte

Debbo confessare che sul Ponte non ho mai avuto una posizione chiara e definita, oscillando tra un rifiuto aprioristico che mi ha conciliato con la forza politica nella quale milito e l'apprezzamento di una proposta che, in fondo in fondo, non mi è mai parsa totalmente strampalata. Non ho potuto del tutto evitare lo scontro che, per decenni, ha caratterizzato una sorta di gioco insulso che non si è concluso né con la posa della prima pietra dell'opera, né con il suo abbandono. Da decenni il pendolo del confronto, piuttosto che su aspetti morfologici, su quelli relativi al rischio sismico e alle mutazioni ambientali, ha oscillato tra scelte ideologiche contrastanti, tra questioni di fede diversa, tra tifoserie contrapposte. Sul Ponte si sono misurate e in qualche modo continuano a farlo,..

Addio a “Mi manda Raitre”, ultimo flop del grillino Di Mare

Come riportato in anteprima da Dagospia, il direttore di Rai 3, Franco Di Mare, ha cancellato la trasmissione “Mi manda Raitre” dal daytime della rete che dirige. Il programma quest’anno, dopo l’allontanamento di Salvo Sottile, era stato affidato ai due interni Federico Ruffo e Lidia Galeazzo, ma aveva registrato ascolti disastrosi. Così la decisione di modificare l’orario della messa in onda. Di Mare sta attraversando un periodo complicato: di recente, a mettergli i bastoni fra le ruote, è stato Fedez, che prima del concertone del 1° Maggio, sui social, aveva denunciato il tentativo da parte della Rai di censurare il suo discorso. Una tesi avvalorata dalla pubblicazione di una telefonata con la vice direttrice di Rai 3, Ilaria Capitani. “È la prima volta che mi succede di dover inviare il..

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