“Festeggiamo De Luca con un bicchiere di sambuca. Che se poi è Molinari lo portiamo al Quirinale”. La mattinata in piazza Santi Apostoli, luogo caro alla sinistra che vince, era partita con questa filastrocca un po’ ubriaca. Recitata da un anziano signore – originario di Salerno, ovvio – vestito da Garibaldi con tanto di caciocavallo e barbone candido. Folclore. Tutti ad aspettare il viceré, l’arciduca, Don Vincenzo, lo sceriffo. Piazza piena di sindaci campani, lavoratori della manutenzione strade, sindacalisti Uil e direttori generali della Asl. La giornata finirà con il governo che attacca De Luca: in Transatlantico, dopo un Crodino alla buvette, si è messo seduto su un divanetto e ha dato della “stronza” alla premier che gli aveva consigliato di “lavorare invece di manifestare”. Continua su ilfoglio.it