Ma chi salverà
Palermo dal califfo?
Un sindaco ultra settantenne, una città ostaggio del suo califfato e chi fa vera opposizione è la gente che non ne può più. E il domani è un foglio di carta riciclata, su cui parecchi non vedono l’ora di scrivere la proprio storia e il proprio nome. Il traffico, i rifiuti, le periferie, la cultura, il commercio, l’acqua, il tram, gli autobus, i conti in rosso... E poi i giornali querimoniosi, i social facinorosi e le opposizioni, eterogenee per estrazione, diverse per vocazione. Capitale della cultura deflorata da un’inedia quotidiana e da scavi giornalieri, città tutto porto senza approdo e senza fermento, capitale di Sicilia avviluppata al suo inguardabile pirandellismo che sforna eroi ed antieroi come fossero mafaldine calde calde. Questa è la Palermo di Orlando e dei suoi tanti..