Giuseppe Sottile

Gli eroi per caso
al tempo di Salvini

Evviva. Palermo alza sugli scudi il martirio della professoressa Rosa Maria Dell’Aira – sospesa dalla scuola per non avere censurato un video degli studenti che picchiavano duro su Salvini – e l’Italia scopre all’improvviso gli insegnanti. Sì, proprio quegli insegnanti che per tutto l’anno tirano a campare con stipendi da fame, e che ad ogni giro di valzer vengono sballottati da un capo all’altro dello Stivale senza che nessuno alzi un dito in segno di indignazione e solidarietà. Ieri però c’è stata una vampata rivoluzionaria. Sono scesi in campo partiti e sindacati, sindaci e governatori. Si è mobilitata la società civile, si sono schierati persino i giornaloni: “Sospendeteci tutti”, si leggeva sulla prima pagina di Repubblica. Ah, se non ci fosse il truce Salvini: nel Paese delle sbracature a basso..

Da Ambelia ai normanni
il passo non è breve

Varchi il portone centrale di Palazzo dei Normanni e resti impietrito dalla magnificenza del luogo, dalla storia monumentale che traspare da ogni pietra, da ogni dettaglio, da ogni memoria. E poi vedi la mostra, la grande mostra sul Castrum superius, con tutto ciò che inventarono i latini, i bizantini e i saraceni per rendere meravigliosa – stupor mundi – la residenza dei sovrani e trasformare il palazzo reale di Palermo in un sommario dell’universo. Un importante momento culturale. Celebrato con una cerimonia che forse avrebbe preteso anche la presenza di Nello Musumeci, governatore della Sicilia e, dopo l’improvvisa morte di Sebastiano Tusa, responsabile diretto dell’assessorato ai Beni Culturali. Ma Musumeci non c’era ieri a Palazzo dei Normanni. Forse è rimasto con la mente ad Ambelia, il suo centro del mondo,..

Non sempre la politica
uccide i sentimenti

I lettori di Buttanissima sanno bene chi è il bullo e chi è la bulla. E sanno con precisione quali sono i ruoli che appartengono alla coppia. Ricorderanno pure che lei, con ordinanza del tribunale, ha pignorato a lui, suo compagno di vita e di potere, lo stipendio che gli paga la Regione. Ufficialmente perché vantava dei crediti; ma non senza legittimare il dubbio che la tiritera fosse stata congegnata per trasformare lui, il bullo impomatato, in un nullatenente e consentirgli così di non versare l’assegno alla prima moglie, quella dalla quale ha divorziato molti anni fa. Fin qui nulla di nuovo. Poi però scorri facebook e scopri che la bulla piagnucola a Montecitorio perché la maggioranza ha respinto le proposte con le quali lei pretendeva di aggiustare, guarda un..

Se un narciso va
in terra di mafia

E’ venuto in Sicilia spinto dal suo narcisismo, convinto che il mondo giri attorno a lui come la terra attorno al sole. Ha ripetuto dieci, cento, mille volte che è sceso a Mezzojuso non per giudicare ma per raccontare. E per raccontare si è portato i suoi affilati accusatori, quelli che gli avrebbero sempre e comunque dato ragione. Davanti alle telecamere ha recitato la parte dell’Inquisitore, del predicatore, del fustigatore e anche del divino Redentore: apostrofava la folla con il ditino alzato, col piglio del maestrino che voleva impartire una lezione di vita e di antimafia, con la spocchia di chi crede di incarnare il Bene contro l’esercito del male, con la tracotanza di mostrarsi al mondo come il puro e duro che non ha mai commesso un peccato o..

Ah, se la Sicilia fosse
una grande Ambelia…

Ha preso una carcassa, dimenticata da Dio e dagli uomini, e ne ha fatto la location di una mostra che forse riuscirà a richiamare anche alcuni turisti. E’ successo ad Ambelia, una sperduta contrada tra Militello e Scordia, in quel di Catania, dove c’era una vecchia stazione di monta equina. Nello Musumeci, che è di quelle parti, ha voluto trasformarla in una piazza dove impiantare la Fiera Mediterranea del Cavallo. E per raggiungere l’obiettivo non ha risparmiato né uomini né mezzi. Della Regione, va da se. Ha mobilitato assessorati e provveditorati; ha speso un bel po’ di soldi per la pubblicità e ha pure convinto le Ferrovie a mettere su un trenino a vapore per il piacere di grandi e piccini. L’altro ieri il debutto con parate, mostre, caroselli. Ah,..

Prima dei numeri
contano le idee

No, noi non siamo quelli dei grandi numeri. Siamo piuttosto coloro che cercano di spargere in questa Sicilia sonnambulesca il fuoco lucido delle idee non banali, delle opinioni limpide, dei dubbi razionalmente motivati, di una laicità rispettosa di ogni posizione. Siamo un giornale libero, che non si accoda ai leccaculisti, che non ha paura di spezzare i luoghi comuni né di andare contromano; e che trova sempre il coraggio di denunciare gli eroi farlocchi di questa paludosa stagione politica o di segnare a dito mafiosetti e piritolli, bulli e pataccari che avanzano impomatati alla conquista di ogni briciola di potere. No, non siamo quelli dei grandi numeri. Ma proviamo un pizzico di orgoglio se i numeri ci premiano. Aprile, per esempio, è stato un mese d'oro per Buttanissima: Google ha..

Night and day
così va la Regione

Claudio Fava, presidente della Commissione antimafia, ce la sta mettendo tutta per gettare un fascio di luce sulle trame oscure che inquinano la vita politica siciliana. Ha indagato sui sistemi di corruzione, sulle compromissioni dei grand commis, sulla spregiudicatezza di bulli e consulenti che fiancheggiano gli avventurieri, sul doppiogiochismo dei duri e puri che di giorno fingono di combattere Cosa nostra e di notte si spartiscono ogni affare della Regione. Ma sembra sperduto nella sua solitudine: vox clamantis in deserto. Perché, tutt’attorno, c’è un governo, con quattro assessori nei guai giudiziari, che non vuole affrontare la questione morale; e c’è la Lega di Salvini che di giorno predica il cambiamento e di notte cerca l’inciucio con Francantonio Genovese, condannato a 11 anni di carcere per avere dissanguato i bilanci della..

Ma nessuno colma
il vuoto lasciato da Tusa

Sono passati due mesi dalla morte tragica e improvvisa di Sebastiano Tusa, archeologo di provata sapienza e assessore regionale ai Beni Culturali. Con tutto il rispetto per il dolore dei familiari, forse è arrivato il tempo di colmare il vuoto, politico e amministrativo, che la sua scomparsa ha lasciato. Il governatore Musumeci, dopo le lacrime e le commemorazioni, ha assunto l’interim, ma un ritorno alla piena funzionalità degli uffici non è più derogabile. Tusa, tra l’altro, stava preparando una rotazione dei sovrintendenti: per cancellare incrostazioni accumulate nel tempo e per fugare ogni sospetto di collusione con speculatori e amministratori senza scrupoli. Certo, per Musumeci – già assediato dalle smodate ambizioni di qualche suo ex camerata – non sarà facile trovare un erede che possa eguagliare Tusa in competenza e rigore..

L’azzardo di Salvini
col ras Francantonio

Dove sono i moralisti e i moralizzatori dei Cinquestelle, i Savonarola e i Malebranche che cercano sempre la pagliuzza nell’occhio di un uomo? E dov’è Luigi Di Maio, il Reverendissimo Inquisitore che ha intimato al premier Conte di appendere alla gogna perpetua Armando Siri, il sottosegretario sfiorato da un sospetto? Il loro alleato Matteo Salvini acchiappa consensi ovunque. E non si è accorto che, arruolando e acchiappando, è finito nelle spire di Francantonio Genovese: il quale, a differenza di Siri, porta sulle spalle una condanna a 11 anni di carcere per avere dissanguato i bilanci della Formazione in Sicilia. Salvini dice di incarnare il governo del cambiamento. Ma il ras Francantonio non scherza: ha cambiato casacca già due volte e ora, offrendo i suoi voti alla Lega per le europee,..

La stella che guida
quei tre ambasciatori

Mario Barresi è un retroscenista che fa grande il proprio giornale. Cronista di punta de La Sicilia, ha rivelato che per isolare il berlusconiano Gianfranco Miccichè e spianare la strada a Matteo Salvini, rampante leader della Lega, si stanno muovendo tre ambasciatori di gran peso: Nello Musumeci, Salvo Pogliese e il bullo di Palazzo d’Orleans che Barresi indica come “molto ascoltato ad Arcore”. I tre Re Magi marciano verso il Carroccio. Non avendo né oro né incenso né mirra, portano in dono i loro voti – pochini per la verità – e non vedono l’ora di inginocchiarsi ai piedi del nuovo Signore. Gloria in excelsis Deo. Barresi, che è uomo garbato, non dice quale stella cometa guida il cammino di Nello, Salvo e il bullo. Ma non è difficile capirlo:..

Gerenza

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