Quel grande critico
venuto da Partanna
Da diversi anni non lo si vedeva più in giro, ad inaugurazioni di mostre, prime teatrali, conferenze, dibattiti, presentazioni di libri. Una brutta caduta – con quel che ne consegue – e la vita di Benedetto Patera, tra i più importanti ed acuti storici dell’arte del dopoguerra – s’era fermata lì, nel suo studio, tra le sue carte, tra i documenti sui suoi artisti amatissimi. Ieri se n’è andato, a 93 anni. Partannese, e ci teneva a questa origine dalla provincia trapanese, è stato anche professore per generazioni di studenti. 50 anni la sua attività in cattedra, equamente divisi tra i licei e l’Università di Palermo. Patera aveva fama di severo (non del tutto infondata) ma quando gli scappava una risata se ne concedeva volentieri il piacere, con i colleghi,..