Toi Bianca

Il gran ballo di Siracusa
e la proposta di Granata:
un “modello Francesco”

Se in Europa va tanto di moda la “maggioranza Ursula” a Siracusa nascerà una “maggioranza Francesco”, diversa da quelle tradizionali della vecchia politica e ancorata all’esperienza della giunta Italia? È forse presto per dirlo, ma i lavori sono in corso, e alla luce del sole. Con lo showdown estivo di Italia Viva e del PD, che hanno formalmente ritirato l’appoggio alla giunta comunale, infatti, è sostanzialmente iniziata la lunga campagna elettorale che da qui a un anno e mezzo porterà al rinnovo dell’amministrazione municipale. E a muovere per primo, con la più classica mossa del cavallo è stato il sindaco, o meglio sono stati quanti, vicini al sindaco, possono concedersi un atteggiamento meno istituzionale ed ecumenico e apparire più manovrieri e “politici”. Il primo segnale dei movimenti sulla scacchiera è..

Siracusa. Lacrime di nostalgia sul Gargallo di cartapesta

Questo non è un pezzo di cronaca, non è una “opinione” politica, non è un j’accuse rivolto a qualcuno. E’ un atto di dolore. La testa non c’entra; scrivo con la pancia. Sono entrato quasi per caso qualche giorno fa nel “vecchio Gargallo”. Non ci mettevo piede, credo, da 45 anni o più. C’era un signore che stava sistemando sedie e tavolo per una presentazione che di lì a poco sarebbe dovuta iniziare nell’ambito delle lodevoli iniziative culturali che si svolgono nel cortile del palazzo. Il signore mi ha guardato interrogativo. “Era la mia vecchia scuola questa, non ci entro da quando mi sono diplomato”, ho detto. Il signore ha guardato quell’uomo pingue e brizzolato che stava in mezzo al cortile con in naso in aria e l’aria triste, ne..

Provino gli altri a salvare il pianeta, noi salviamo i cannoli

Guai a proporre un campo di pannelli solari nel Siracusano. Rischi di passare per un delinquente. Infatti l’assessore alla cultura del comune aretuseo, Fabio Granata, ex assessore ai beni culturali delle Regione, ha preso penna carta e calamaio per dire che un progetto di rinnovabili fra Siracusa e Canicattini Bagni è “un fatto ai confini della criminalità”, che “sfregia” la “volontà politica” espressa dalle popolazione e dai comuni di Siracusa, Noto e Canicattini. Granata parla per apostrofi, disfemismi, iperboli, antifrasi, prosopopee e spiega che, come s’è battuto contro le trivelle, analogamente si batterà, e farà mobilitare il popolo, contro i pannelli solari per sventare un “attacco criminale al territorio e al paesaggio”. Non è chiaro se questa insistita evocazione del crimine discenda da informazioni che l’assessore conosce, e si suppone..

I giudici, Salvini
e l’ala di Baudelaire:
un teatrino vergognoso

Salvini mi sta sommamente sui cabasisi, ho il massimo disprezzo per le sceneggiate che faceva con i poveri migranti “parcheggiati” sopra le navi ad usum propagandistico e celodurista con i più deboli, ma ho sempre pensato che accusarlo di sequestro di persona da ministro degli interni sia stato un discutibilissimo sconfinamento del potere giudiziario dentro il potere esecutivo. Accusare solo lui e non – innanzi tutto – anche Conte (mentre tutti ricordiamo che non c’erano distinguo all’epoca nel Governo e che il Presidente del Consiglio dei Ministri, peraltro un giurista, avrebbe ben potuto impedire che un membro del suo governo perpetrasse un reato) mi sembra una lettura partigianissima dei fatti e una interpretazione “militante” del ruolo del magistrato. Adesso che per fatti sostanzialmente identici (ma certamente in punta di diritto..

Il senso spettacolare di Marco Travaglio per il segreto

Lungi da noi l’idea di voler prendere posizione su quello che Giancarlo Caselli su “La Stampa”, parafrasando il vate Gadda, definisce “Quer pasticciaccio brutto der Csm”. Da cronisti inoltre siamo inevitabilmente contrari a tutti i segreti d’ufficio, d’indagine, di Stato, cioè il nostro mestiere è raccontarli i segreti, altri fanno il mestiere di custodirli. So che questo è cinismo da vecchio giornalista, ma uno alla fine s’affeziona ai propri difetti. Tuttavia ci incuriosisce, ci intriga, c’appassiona la svolta garantista di Travaglio che da qualche settimana ha spostato il suo giornale, “Il Fatto Quotidiano” dal fronte manettaro e giustizialista a quello garantista, specie se da garantire ci sono persone non invise alla testata tipo il figlio di Grillo. Analoga linea è stata sposata sul “pasticciaccio”. Una delle poche cose certe e..

Turlupinare: verbo da declinare per il Ponte sullo Stretto

“Turlupinare v. tr. [dal fr. turlupiner, prob. connesso con il nome della setta dei turlupins (v. turlupini), che passò a indicare «chi scherza sulle cose di religione, o che ama fare beffe di cattivo gusto»; Turlupin fu poi nome d’arte di un attore fr. di farse, Henry Legrande († 1634), noto anche come Belleville]. – Raggirare, ingannare beffando la buona fede o l’ingenuità altrui: ti sei fatto t.; ti hanno turlupinato, quest’orologio è una patacca!” (Cit Treccani.it/vocabolario) Fra poco, ma andrebbe già benissimo adesso, il comitato scientifico della Treccani, o anche l’accademia della Crusca, o anche il testo di una canzone di Fedez, potrebbe autorevolmente inserire fra i sinonimi del verbo che evoca Monsieur Turlupin anche “pontedimessineggiare”. Ultimamente il verbo pontedimessineggiare è stato declinato a iosa nelle più alte sedi istituzionali come allenamento alla nuova edizione di “LOL-Se..

Auguri a tutti quelli che ancora aspettano la liberazione

Buon 25 aprile a tutti, ai cadaveri davanti alla Libia, alla Tunisia, nel mar Egeo, di fronte alla Turchia, a quelli che il disgelo rivelerà nei boschi fra la Bosnia e la Croazia, a questi stolti che continuano a morire incuranti dei cambi di governo in Italia, che adesso non dovrebbero morire più e non lo capiscono e continuano a morire senza un motivo, uno scopo politico chiaro, a quelli che vennero sequestrati per i giudici di Palermo, a quelli che stavano entrando illegalmente in Italia per i giudici di Catania, a tutti quelli che continuano a morire in mare incuranti che l’Europa ha molto a cuore la loro sorte, infatti noi europei li sosteniamo, specie dopo che sono diventati cadaveri, con innumerevoli post su facebook e indignatissime dichiarazioni politiche..

Il senatore Morra e
i dilettanti dell’Antimafia

Il senatore Morra, presidente della Commissione Antimafia, reduce dagli insuccessi nella sua Cosenza, persevera a parlare di vaccini. Stamattina a Sky s’è allarmato per il presunto interesse delle mafie al business dei vaccini. Morra dixit: “Sappiamo da tempo che le mafie hanno manifestato grande attenzione al business della sanità. I vaccini potrebbero essere utilizzati al fine di conquistare consenso. Le organizzazioni mafiose mirano a conquistare consenso, vogliono dimostrare di essere più efficaci e credibili dello Stato”. E ancora: “Se tu demandi ai sindaci la responsabilità di determinare le categorie, tu concedi all’autorità politica un potere che non dovrebbe essere concesso alla stessa. Noi spesso sciogliamo Comuni per infiltrazioni mafiose, quindi bisognerebbe essere il più possibile obiettivi, rigorosi e scientifici, facendo capire che il vaccino va a chi deve essere tutelato..

Abbasso quelli
che fanno i liberali
col virus degli altri

Forse perché non è un politico, forse perché non lo ha eletto nessuno ma in questo momento serve a tutti, forse perché ha semplicemente le palle per dire certe cose, Draghi ha comunque affermato una cosa che a me pare inappuntabile e soprattutto giusta: "Non va bene che operatori sanitari non vaccinati siano a contatto con malati. Quindi immagino che arriverà un decreto”. Il presidente del Consiglio ha in pratica, come il bambino che grida che il re è nudo, ribadito quella che dovrebbe essere una banalità: le leggi si rispettano. Io credo che in qualche normativa sul lavoro sanitario ci sarà scritto che non bisogna attuare azioni o omissioni che possano nuocere ai malati. Nel suo piccolo il giuramento di Ippocrate recita ad un certo punto: “Giuro di prestare..

Gerenza

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