L’intervista e la trattoria
Quanto ci manca
l’ingenuità di Gassman
di Totò Rizzo
Sfuggiva, sempre. Con abilità, ma soprattutto con quell’ingenuità mista a un’innocua scaltrezza, quasi infantili, che sempre gli restarono tutta una vita. Attento a non farsi sgamare. Paola, sua figlia, fino a poco tempo fa mi ricordò che ci mise anni ed anni per ammetterle che – forse… sì… ma non rammento... - aveva brigato con i suoi colleghi che insegnavano in Accademia affinché non la ammettessero ai corsi. Una volta la trappola decidemmo di tendergliela in tre. Anni ’80. Non può sfuggire, ci dicemmo, il Gran Bugiardo dovrà pur capitolare. E così lo accerchiammo, nella stanza del direttore, al giornale. Altro che intervista, un forum, a 360 gradi, s’era immaginato. Anselmo Calaciura, Arturo Grassi e io. Lo avevamo incontrato altre volte ma da soli. Stavolta, invece, lui a capo del..